|
Storia del gruppo
I KILT nascono nel 2001 nella fredda e buia campagna ferrarese. Appena quindicenni si buttano nelle cover di Red Hot Chili Peppers, Rage Against The Machine, Incubus, creando un repertorio cover di un certo livello, cercando di emergere come coverband “alternativa” e di far conoscere la loro propensione per il rock targato anni 90. Nel 2003 la formazione si stabilizza con l’entrata del chitarrista Michele Guberti e la band si butta in studio per registrare il suo primo demo di tre pezzi. “Icarus”, questo il nome del primo lavoro della band, è la fusione tra rock e funk, anche se è decisamente quest’ultimo a prevalere. Il Demo, raccoglie un successo inaspettato. La band comincia a suonare in maniera assidua affinando sempre più il proprio show live, spostando le leve decisamente verso il rock e invertendo i canoni di tendenza registrati in Icarus. La band per due anni lavora e matura tantissimo live, tocca locali come Zoo Animal Sound, Renfe, Pelledoca, X-Ray, Kalinka, in Emilia Romagna e in Veneto, superando la barriera delle 60 date , senza mai legarsi ad alcun management, muovendosi sempre autonomamente . Viene anche selezionata per il seminario Music Village, realizzato da Event Sound Promotion assieme a BMG Universal, Warner Bros, tra oltre 1200 band. Nel 2005 rientra in studio, decisa a imprimere sul disco la maturità, l’aggressività e la fisicità sprigionata nei live e autoproduce “Fuori Dal Gioco”, primo Ep della band di 5 pezzi, stampato da Physical Graphics. La band cambia rotta e aggiunge l’italiano ai suoi testi, e il risultato è decisamente migliore. Dopo il Mei 2005 la band viene contattata da Oinè Records per una produzione discografica, firma con Sana Records, etichetta milanese per la produzione della compilation “Rock e contaminazioni IV”, a cui partecipa con il brano “Geisha Party”, viene contattata per l’inserimento nel catalogo VivaMusic, realtà di promozione radiofonica, del singolo “Tieni Duro” che assicurerà alla band passaggi in oltre 700 emittenti in tutta la penisola, apre il Physical Festival ad artisti come Giorgio Canali, Strike e Paolo Catena. Il disco riceve anche ampi consensi della critica (vedi rassegna stampa) e tutto questo appena tre mesi dopo dalla autoproduzione, che succederà ancora per i KILT?
|