Sonic Bands: Gruppi musicali & Bands




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Nome del Gruppo Visualizza il profilo di  CIRCLE OF WITCHES CIRCLE OF WITCHES
Numero di componenti 5
Genere musicale Rock
Città di origine SALERNO
Formazione Tipo VOCE SIR GAETHANO “’NDUJA” BRUNO CHITARRA E CORI “YEAH!” MARIO “THE BLACK CERIMONER” BOVE CHITARRA LEOPOLD “SONIC GASOLINE” BASSO JOE “EVIL WHITE RIDER” CAPUTO BATTERIA ANGELO “MR PLOW HEAD ROCK” D’AMBROSIO
Anno di fondazione 2004
Email
Sito Web www.circleofwitches.com

Storia del gruppo
I CoW si sono formati a Salerno nell’aprile del 2004. Suonano stoner rock, una miscela esplosiva di rock ’70, metal e tanta voglia di divertirsi. Le principali influenze del gruppo sono i Kyuss, i Queens of the Stone Age, i Fu Manchu. I brani composti dal gruppo sono legati a tematiche quali magia, esoterismo, folklore, leggende urbane, una sana dose di anticlericalismo che non guasta mai, sesso, droghe e le “cafonate gratuite”. Brani come “Snakes’ Old Man”, “Mala Suerte”, “Evil Rider”, “Transvestite Beach Bar”, le nuovissime “Fetish Lover”, “In the End” ed la blueseggiante “The Holyman’s Girfriend” nascono da impressioni, spesso divertite e amaramente ironiche, sul mondo circostante, ricerche nel campo delle leggende urbane o semplici aneddoti personali, per lo più scabrosi. Componente fondamentale del gruppo è la spettacolarizzazione dei live show, caratterizzati da frequenti dialoghi col pubblico ed una buona componente teatrale.

Esperienze significative
Il primo nucleo dei Circle of Witches risale al marzo 2004, quando the Black Cerimoner ed Evil Rider si decisero di tentare l’ennesimo progetto musicale. I due infatti avevano già dato vita ad alcuni gruppi metal (Dissolvence ed En Noir fra gli altri) miseramente accantonati a causa di batteristi scriteriati. Non potendo suonare rock con una drum machine, ci si è rivolti all’unica persona che, nonostante fosse batterista, riuscisse ad essere anche affidabile: il giovane Mr Plow. I tre si incontrarono in un punto ben preciso delle montagne della Costiera Amalfitana, durante una notte di luna piena che rischiarava a giorno il paesaggio. Armati di jembè e lavello, poi solo di lavello, si esibirono in una intricata costruzione percussiva, rimasta nella storia, sebbene non ci fosse altro testimone all’infuori del freddo e solitario occhio di una fotocamera. Da subito fu chiara la perfetta alchimia che poteva crearsi fra i tre, sebbene Mr Plow avesse il vizietto di tirare capate in maniera indiscriminata a chiunque gli intralciasse il cammino (si vocifera che abbia sbaragliato altri possibili batteristi dei CoW a suon di testate). Questa sua peculiarità gli è valsa l’appellativo di “Head Rock”. La prova con strumenti veri partorì quella che oggi è chiamata “Snakes’ Old Man” in poche ore, segno che quella magia che è la composizione, quell’arte di piazzare un riff qui, l’altro lì e condire tutto con un bel ritornello, era possibile ai CoW.
Il trio aveva bisogno di una voce. In quel momento, dalle valli svizzere stava facendo ritorno, desideroso di rock dopo un’abbuffata di jodel, un personaggio molto famoso a Salerno: GattaZ. Era un ragazzo mascherato, con una spiccata attitudine nu metal ma, nonostante questo, venne adottato dalla banda soprattutto perché molto cafone e coreografico. Caratteristica principale di GattaZ era quella di non riuscire ad imparare i testi, ma di cavarsela subdolamente producendosi in un growl che ad alcuni risultava “fichissimo”, mentre ad altri faceva un po’ girare i coglioni.
Così armati, i CoW scrissero in poco tempo 4 canzoni: la succitata “Snakes’ Old Man”, “Transvestite Beach Bar”, “Mala Suerte” ed “Evil Rider”. La sala prove ed il gestore tremavano ogni volta che il quartetto faceva il suo ingresso, ma avrebbe fatto altrettanto una platea? Sì. Questo fu il risultato della prima, sudatissima serata: il Live @ Fisciano Village a Luglio 2004. Nonostante fossero capitati in una giornata di pioggia, per cui si esibirono davanti a poche persone al chiuso di un’aula di giurisprudenza, nonostante Mr Plow avesse spaccato la chitarra del Black Cerimoner, nonostante i malanni e le operazioni chirurgiche di Evil Rider… La prestazione del gruppo è stata memorabile.
Da allora si sono succedute diverse serate, quasi una al mese, frutto di una fortunata (finalmente) serie di eventi per cui diversi locali di Salerno e provincia hanno iniziato a far suonare un po’ di musica che non fossero le solite cover. Forti della formula “Drink & Play”, i CoW sono passati attraverso numerose serate, quasi una al mese, fino a Febbraio, quando la formazione iniziava a dare alcuni segni di cedimento. Dopo il Carnevale Stoner di febbraio 2005, si venne a sapere che GattaZ in realtà non era un pinco pallino qualsiasi, bensì il cantante di un’altra formazione salernitana, ben più longeva ed avviata, i 3rd. A causa dei suoi incalzanti impegni nell’organizzare serate della mhlive e seguire il suo gruppo principale, i Cow decisero di separarsi dal truce GattaZ e di sostituirlo più degnamente con un altro componente che potesse dedicarsi ed adattarsi meglio alle esigenze del gruppo. Da allora GattaZ, El Gran Misterioso, sparì nel nulla così come era venuto, lasciando un vasetto di maionese da 5 kg vuoto. C’è chi ne ha sentito parlare nella “Liga Messicana de Lucha Libre”, dove combatte col temibile nome di El Mayoneson. Altri invece sostengono che sia tornato in Svizzera ricongiungendosi con un suo vecchio gruppo “folk chocolate crossover”, i Mukkerilla Milkerilla.
Tre mesi per provare tre cantanti, fin quando è arrivato, con un espresso lento lento da Diamante (Cs), Sir ‘Nduja, l’attuale protagonista al microfono dei CoW. Con lui la banda si è esibita per la seconda (ed ultima volta) al Live @ Fisciano 05, mietendo consensi e complimenti per l’avvenuta sostituzione. ‘Nduja è anche autore del testo di “In The End”, il suo primo fulminante apporto alla produzione del gruppo.
Novità assoluta l’ingresso a settembre del quinto elemento: il secondo (in ordine di arrivo) chitarrista Leopold “Sonic Gasoline” che ha elevato il volume sonoro del gruppo.
I Circle of Witches continuano a suonare e a far incazzare il gestore della sala prove che li ospita, facendo tremare dalle fondamenta il palazzo dove due volte a settimana, quando non ci sono esami in vista, i nostri si incontrano per abbandonarsi agli strani rituali del rock ‘n’ roll e creare nuove, memorabili, orecchiabili, monetizzabili canzoni.


Data ultimo aggiornamento : 14/11/2005
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