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Storia del gruppo
Il gruppo nasce nel 2002 a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento da un idea di Michele Pucillo e Luca Pepe, poco dopo si aggiungono Andrea Soricelli e Alessio Nardone. Gli esordi sono quelli di una normale cover-band che vuole suonare in giro per farsi conoscere, viste le varie influenze musicali dei quattro componenti si trova come punto d’incontro un genere che soddisfi un po’ tutti ovvero un rock – blues. Il periodo da “cover – band” porta gli Enoida ad esibirsi in diversi locali della zona e in molte manifestazioni live dedicate a gruppi emergenti. Nel 2005 all’interno del gruppo arrivano dei cambiamenti, Andrea Soricelli viene sostituito alla chitarra da Giovanni Preziosa e arriva Piergiorgio Salerno alle tastiere. La scelta di sostituire una chitarra con la tastiera deriva dall’esigenza del gruppo di sperimentare dei nuovi suoni che potessero in qualche modo rendere meno statico il sound del gruppo. Da allora in poi la band non ha subito altri cambiamenti ed è oggi così composta: Michele Pucillo ( voce ), Luca Pepe ( batteria ), Alessio Nardone ( basso ), Giovanni preziosa( chitarra ) e Piergiorgio Salerno ( tastiere e synth ).Si decide subito per il nome…:Enoida, scelta che combacia con il genere del gruppo, infatti "Enoida" è una posizione di meditazione, la stessa meditazione che la band cerca nella composizione dei propri pezzi, e che vuole comunicare ed esprimere al proprio pubblico nei live con il proprio sound. Nel settembre del 2006 gli Enoida partecipano con successo al “ Surte in rock festival “ concorso dedicato a gruppi emergenti con pezzi inediti, le performance live basta a farli classificare primi e vincere la manifestazione. Nel gennaio del 2007 gli Enoida vanno in studio per la registrazione di un demo intitolato “Riflessi ”. L’ingresso della tastiera o meglio del sintetizzatore ha modificato, e non poco, in senso positivo, il sound del gruppo; c’è una maggiore ricerca di suoni e un continuo miscuglio di delicate melodie elettroniche ed energici riff di chitarra. Il demo si apre con “Mi usi”, brano molto incisivo e d’impatto nel quale si trovano varietà di sfumature sonore abbastanza aggressive. Segue poi “Piove”, brano con un intro molto melodico ma che cresce d’intensità fino ad arrivare ad “ esplodere ” nel finale. L’ultimo brano è intitolato “Nella stanza vuota”, esso è nato come pezzo strumentale, in un secondo tempo si è deciso di aggiungere un testo; in questo brano il sintetizzatore la fa da padrone nella parte iniziale dove la melodia è rappresentata da un intensa rielaborazione di effetti sintetizzati che si uniscono al testo per poi lasciare il posto ad un lungo fraseggio di chitarra che si intreccia con la melodia base del brano. Oggi gli Enoida continuano a comporre nuovi brani inglobando nel loro sound una vasta gamma di sensazioni stilistiche rivolte a sinfonie alternative psicheliche ma sempre melodiche, dove la loro sperimentazione riporta a rivolgere uno sguardo verso atmosfere sonore ancora inesplorate. Il resto è storia dei giorni nostri e di quelli che verranno con la consapevolezza e la voglia di continuare a suonare per uscire dal guscio e sentirci liberi da tutto.
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ENOIDA
