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Contro la pirateria musicale

    L 1) Anzitutto va detto che è molto importante rifornirsi presso negozi specializzati noti e che offrono una certa sicurezza sui propri approvvigionamenti.

2) Spesso e volentieri le copie contraffatte riguardano titoli di grande diffusione o i cosiddetti "evergreen" e sono per la maggior parte rivolti ad artisti di dimensione internazionale. Per fare un esempio, tra i prodotti contraffatti si possono trovare l'ultimo disco di Madonna come un classico dei Pink Floyd o degli Eagles.

3) Per quanto riguarda il prodotto vi sono alcune spie che devono far subito pensare a un falso.

  • Assenza del cellophane che avvolge il disco, oppure scarsa qualità di tale involucro
  • I colori delle foto e della copertina sono sfumati e la carta è di pessima qualità
  • Le scritte, in particolare quelle molto piccole, sono sfuocate o confuse, spesso i caratteri molto piccoli sono impastati. Ciò avviene perché la copertina originale è stata ripresa con uno scanner e si è creato il cosiddetto effetto "fotocopia".

    4) L'assenza dei marchi della casa discografica, delle scritte che riguardano i copyright, la data di pubblicazione e il luogo, e il codice a barre. In questo caso siamo in presenza indubbiamente di un falso. Se tali elementi sono presenti solo in parte la cosa deve subito insospettire. I falsi grossolani, quelli venduti sulle bancarelle non recano alcuno di questi elementi e sono immediatamente identificabili.

    5) Il libretto che accompagna il Cd non è completo ? Mancano le pagine interne o sono anche qui realizzate in maniera grossolana con colori che sfumano e scritte che si impastano? Verificate subito, si potrebbe trattare di un falso.

    6) Su i prodotti venduti in Italia deve essere sempre presente il contrassegno SIAE. Ricordiamo che su i prodotti commercializzati da almeno un anno, il bollino SIAE è costituito da un rettangolo con vari numeri di serie, l'indicazione della casa discografica ed eventualmente anche del titolo e dell'artista (questi due ultimi punti potrebbero anche essere assenti).

    7) Il supporto di plastica, ovvero il Cd che inseriamo nel lettore, deve recare tutta una serie di dati ed indicazioni relativi alla casa discografica, al titolo dell'album e soprattutto, oltre ai codici di catalogo, presenti sul parte interna del ring (ovvero quella parte che si trova alla fine dell'area argentata, verso il centro del Cd), devono essere presenti anche i codici IFPI. In particolare il codice della pressa è inciso nella parte centrale del disco stesso, come fosse una microincisione.
    Anche i cd che non recano alcuna indicazione grafica (può capitare che per necessità grafiche o per scelta dell'artista il Cd non venga colorato o rechi un solo colore senza alcuna indicazione) devono tuttavia avere tutte le indicazioni relativa al numero di catalogo, ai codici IFPI ecc.

    8) Verificare il prezzo di acquisto, se troppo basso deve fare insospettire.

    9) Può essere banale, ma se avete la possibilità, confrontate il disco con quello di un amico che lo ha acquistato presso un altro punto vendita oppure chiedete di visionare un altro disco dello stesso titolo: spesso i prodotti possono essere mischiati ad originali e un confronto può aiutare ad identificare un falso.

    10) Nessuno di questi punti preso singolarmente può dare la certezze che ci troviamo in presenza di un falso, tuttavia più elementi sospetti devono essere considerati con attenzione prima di procedere all'acquisto.

    11) In caso di dubbi è possibile chiamare il numero verde della FPM in orari di ufficio e che risponde al 167-338698 oppure contattarmi via e-mail (enzo.mazza@fpm.inet.it), ma anche visitare il nsotro spazio nella directory FORUM del sito Fanzine.Net.


    Dottor Enzo Mazza
    Presidente della Federazione
    contro la Pirateria Musicale