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Il nome Dromos è fortemente suggestivo: esso indica infatti il corridoio di ingresso delle tombe preistoriche, ed evoca quindi atmosfere antiche e misteriose, proprio come quelle delle musiche proposte dagli artisti di Dromos, che vanno dal canto a tenores, rappresentato dai Tenores di Bitti, di Oliena e di Orgosolo, alla world music di Abacada (il nuovo progetto culturale di Andrea Parodi, ex cantante leader dei Tazenda) e Tancaruja; dall'atmosfera delle feste popolari e dei balli di Cordas et Cannas, Furias e Totore Chessa al jazz etnico e alla musica colta di Argia ed Enzo Favata; dai muttos e disperadas di Elena Ledda e Sonos alle poesie cantate di Caterina Cimino, fino ad arrivare agli strumenti e alle tecniche musicali della tradizione, le launeddas di Luigi Lai e la chitarra di Marino De Rosas, Trio Cocco e Gesuino Deiana.
L'obiettivo dell'iniziativa è culturale: si vuole infatti diffondere la musica sarda e la conoscenza di tutti i suoi elementi di contorno (la lingua, le storie, le tradizioni legate alla figura dei musicisti e alla fabbricazione degli strumenti e, in generale, i concetti basilari della cultura sarda) attraverso iniziative che spaziano da concerti e festival a mostre, editoria tradizionale e multimediale e programmi didattici.
UFFICIO STAMPA: Via Scirocco, 20 - Cagliari
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