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È di moda la "Tap-Model"

    A scuola di piercing e tatuaggio (Circ. Sanità 2.9.98) La moda dei tatuaggi e dei piercing continua a fare seguaci e si moltiplicano i luoghi dove è possibile praticare gli interventi. Preoccupato della sicurezza di chi si sottopone a queste pratiche, il Ministero della sanità ha emanato una nuova circolare (la prima del 2 febbraio è sempre sul nostro sito nella sezione "Giovani"), con la quale ribadisce l'obbligo di rispettare requisiti minimi di igiene e sicurezza a tutela dei clienti: in particolare l'uso di materiale "usa e getta", l'uso di mascherina e camice durante l'intervento, l'utilizzo di colori atossici. Secondo il ministero i tuatuaggi si possono praticare anche anche durante incontri o convention, a patto che anche questi spazi siano attrezzati in modo da garantire la sicurezza dei clienti. Nel documento viene confermato anche che chi già oggi effettua tatuaggi avrà l'obbligo di frequentare un apposito corso per ottenere una sorta di patentino d'idoneità. (4 settembre 1998) Ministero della sanità circolare del 2 settembre 1998 Attività di tatuaggio e piercing Facendo, seguito alla nota pari oggetto del 2.2.98 con la quale sono state trasmesse le "linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza", si comunica che il Consiglio Superiore di Sanità ha ritenuto di fornire i seguenti chiarimenti su alcuni specifici argomenti inerenti l'attività di tatuaggio già in parte trattati nelle predette linee guida. 1) Corsi professionali obbligatori. Nelle more della organizzazione dei corsi di formazione obbligatoria per gli esercenti le attività di tatuaggio e piercing, Si dovrà consentire la prosecuzione delle attività per coloro che già esercitano l'effettuazione di tatuaggi e piercing, fermo restando il rilascio de1l'autorizzazione da parte dell'Azienda sanitaria locale competente per territorio ai fini della verifica delle condizioni igieniche. Gli esercenti che già svolgono le attività sono comunque obbligati al superamento dei primi corsi, una volta attivati. Il requisito dei 10 anni di scolarità appare irrinunciabile per l'apprendimento degli argomenti oggetto di studio e per il corretto esercizio delle attività di cui trattasi. 2) Colori da utilizzare nella attività di tatuaggio. I pigmenti da utilizzare devono essere atossici e sterili. In via transitoria, in attesa della definizione di modalità praticabili per la certificazione di innocuità ed atossicità da parte dell'Istituto Superiore di sanità, si ritiene sufficiente l'autocertificazione da parte delle aziende produttrici. Fermo restando quanto previsto in tema di preparazioni monouso, si precisa che i flaconi dovranno essere dotati di valvole di non ritorno. 3) Manifestazioni pubbliche o Conventions. Sì ritiene che possano essere autorizzate dalle competenti Autorità Sanitarie Locali, manifestazioni di confronti di esperienze da parte di tatuatori purché vengano garantite le condizioni di sicurezza ed il controllo da parte dei servizi di igiene pubblica, anche tramite la vigilanza sulle esecuzioni delle pratiche ed in particolare: a) locali, anche prefabbricati con pavimenti e superfici rivestiti con materiali impermeabili e facilmente lavabili, prevedendo distinte aree per l'attesa, l'esecuzione della pratiche, la conservazione dei materiali puliti e sterilizzati e del materiale monouso, la detenzione dei presidi e materiali sporchi. b) possibilità di utilizzo di pannelli trasparenti per l'osservazione delle attività da parte degli spettatori in condizioni di sicurezza e di igiene. c) deve essere disponibile un'area dotata dì attrezzatura per la sterilizzazione dei materiali. 4) Guanti monouso e misure di barriera Si ritiene che, fermo restando le precisazioni delle indicazioni di controllo previste dalle linee guida già citate, gli operatori possano indossare guanti in lattice monouso. Per quanto attiene le misure in barriera si può considerare non obbligatorio l'uso degli occhiali protettivi, fermo restando l'obbligo dell'uso delle maschere. Resta ferma la necessità di indossare un camice monouso anche senza obbligo di sterilità. ****************************************** Pitor, questo xe' el secondo articoeo Betioeo ****************************************** La circolare del ministero della Sanità Sì a tatuaggi e piercing ma con qualche cautela Attenti a piercing e tatuaggi. Infilarsi anelli, spille e altri oggetti e farsi disegnare sottopelle le immagini più varie può essere pericoloso, secondo il ministero della sanità, che ha emanato il 5 febbraio scorso una circolare per ricordare i rischi connessi a queste pratiche e indicare le procedure in ogni caso più corrette da eseguire. Si tratta di linee guida elaborate dal Consiglio superiore di sanità, organo tecnico scientifico del ministero. Non sono posti, per ora, divieti e limitazioni al piercing e ai tatuaggi dei minori ma si fa capire che è nelle intenzioni prima o poi "ricorrere a provvedimenti legislativi" dice la circolare. Il contatto con le mucose e con il sangue e l'uso senza precauzioni di aghi e altri strumenti può essere sufficiente a trasmettere infezioni anche gravi, ricorda la nota. Per questo coloro che fanno tatuaggi o piercing devono chiedere un'autorizzazione all'asl-azienda sanitaria locale, per poter esercitare la loro attività. L'Asl controllerà che siano rispettate tutte le norme igieniche e di sicurezza previste. Gli operatori devono indossare empre guanti di lattice monouso e, prima di eseguire le operazioni, controllare che lo stato della pelle sia integro. In ogni caso non vanno fatti né tatuaggi né piercing se ci sono lesioni sulla pelle o delle mucose o ustioni. Al termine di ogni lavoro deve essere disinfettato l'ambiente. Gli operatori dovranno eseguire obbligatoriamente un corso di formazione e diffondere un foglio informativo per avvertire chi si sottopone a tatuaggi o piercing delle norme da rispettare e dei rischi cui va incontro. I programmi dei corsi di formazione, già delineati dal ministero della sanità e che saranno svolti dalle Regioni, richiedono per la partecipazione (e quindi per l'esercizio dell'attività) un'età superiore a 18 anni e almeno dieci anni di studi scolastici. Le lezioni, per una durata non inferiore alle 30 ore prevedono l'analisi e lo studio della pelle e delle sue malattie, delle infezioni che si trasmettono con il sangue, le allergie, i sistemi di prevenzione e di igiene, i rischi per la salute. Circolare del ministero della Sanità del 5 febbraio 1998 su attività di tatuaggio e piercing Negli ultimi anni si è assistito anche in Italia alla notevole diffusione, specie fra i giovani, delle pratiche del tatuaggio (colorazione permanente ottenuta con l'introduzione o penetrazione sottocutanea ed intradermica di pigmenti mediante aghi, al fine di formare disegni o figure indelebili) o del piercing (inserimento cruento di anelli e metalli di diversa forma e fattura in varie zone del corpo). Tenuto conto che numerosi studi epidemiologici sul rischio di malattie infettive per via ematica hanno dimostrato la possibilità di trasmissione di infezioni in caso di utilizzo di procedure che implicano l'impiego di aghi e taglienti e che alle pratiche in questione è stata associata anche la possibile insorgenza di patologie sistemiche non infettive, si è reso necessario: definire precise misure igieniche e di educazione sanitaria tendenti a limitare tali pratiche ed a ridurre i rischi di infezione e di altre patologie; pervenire ad un'adeguata formazione degli operatori che eseguono tatuaggi e piercing, al fine di ottenere un rigoroso rispetto delle indicazioni per l'esecuzione in condizioni di sicurezza delle connesse attività; diffondere le raccomandazioni sui rischi delle procedure di tatuaggio e piercing, anche attraverso la promozione di campagne di educazione sanitaria nelle scuole; prevedere un'adeguata sorveglianza dell'autorità sanitaria a livello locale sul rispetto delle norme igieniche o organizzative delle attività. Il Consiglio superiore di sanità, approfondite le problematiche in questione, ha proposto la diffusione di apposite linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza, rappresentando, altresì, l'esigenza di istituire corsi di formazione obbligatori per gli esercenti le attività di tatuaggio e piercing e di prevedere l'obbligo, da parte dei tatuatori, di diffondere in un apposito foglio informativo a chi si sottopone a tali pratiche. Si trasmettono, pertanto, le unite linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza (allegato 1) suggerite dal Consiglio superiore di sanità, nonché le proposte dello stesso Consiglio sul "Programma didattico per i corsi regionali obbligatori di formazione per esercenti le attività di tatuaggio e piercing (allegato 2) e sul Memorandum per chi si sottopone a tatuaggi o inserimento nella cute di anelli od orecchini (allegato 3). Si pregano gli assessori regionali e provinciali alla sanità di portare a conoscenza dei responsabili delle Unità sanitarie locali e degli esercenti delle attività di tatuaggio e piercing i contenuti della presente informativa e di promuovere specifiche iniziative volte alla organizzazione dei corsi di formazione secondo quanto previsto nell'allegato 2. Si invita, altresì, l'Associazione tatuatori italiani riuniti a portare a conoscenza dei propri iscritti i contenuti della presente nota, sensibilizzandoli alla puntuale osservanza delle indicazioni del Consiglio superiore di sanità. Il ministro Linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza Le procedure che implicano l'impiego a fini non terapeutici di aghi e taglienti possono comportare un rischio di trasmissione di infezioni causate da patogeni a trasmissione ematica, oltre che di infezione cutanea, anche gravi, se non vengono scrupolosamente applicate le misure igieniche e di prevenzione necessarie. In rari casi tali procedure hanno determinato anche infezioni sistemiche gravi. Numerosi sono in letteratura, i casi di infezione trasmessi in seguito a piercing e tatuagi. Quest'ultima procedura è stata associata anche ad effetti tossici dovuti alle sostanze utilizzate per la pigmentazione del derma. Valutazione del rischio di infezioni prima del trattamento Dal momento che non è possibile stabilire prima del trattamento chi è portatore di infezioni trasmesse attraverso il sangue, è necessario applicare scrupolosamente le stesse misure per tutti i soggetti. Indicazioni di controllo Le misure da applicare sono relative a 3 categorie: a) norme igieniche generali; b) misure di barriera e precauzioni universali; c) misure di controllo ambientali. E' indispensabile che: coloro che effettuano procedure di tatuaggio o di piercing chiedano una specifica autorizzazione all'azienda sanitaria locale competente per territorio che accerti l'esistenza dei necessari standard igienici per l'effettuazione delle procedure; gli spazi dove vengono effettuate le procedure siano separati dalle sale di attesa e da quelle designate per la pulizia, la sterilizzazione e la disinfezione ad alto livello. Inoltre, deve esistere una separazione netta tra le aree in cui vengono trattati presidi e materiali sporchi e quelle in cui vengono conservati i materiali puliti e sterilizzati. La zona "sporca" deve essere provvista di vasca con acqua calda e fredda per il lavaggio dei materiali; i materiali che rivestono le pareti debbono essere impermeabili e facilmente lavabili; gli operatori debbono indossare guanti in lattice sterili monouso in tutte le fasi della procedura, indipendentemente dal rischio di esposizione al sangue; prima dell'esecuzione delle procedure l'operatore deve effettuare una valutazione dello stato della cute per accertarne l'integrità. In particolare le procedure non debbono essere effettuate su individui con lesioni cutanee o mucose o nel caso di ustioni; la massima attenzione deve essere posta nella manipolazione di apparecchiature e strumentario utilizzati nell'esercizio dell'attività, soprattutto per quelli che possono diventare pericolosi nel caso di manovre errate; dopo l'uilizzo i materiali monouso debbono essere eliminati correttamente in accordo con le normative vigenti sullo smaltimento dei rifiuti, per ridurre il rischio di esposizioni accidentali (legge 10.2.89, n.45); i protocolli di disinfezione ad alto livello e di sterilizzazione debbono essere eseguiti scrupolosamente. Lavaggio delle mani e misure di barriera Il semplice lavaggio sociale delle mani non è sufficiente: è indispensabile che prima e dopo ogni procedura venga effettuato un lavaggio accurato con antisettico. Il lavaggio delle mani va effettuato sempre indipendentemente dall'impiego di guanti sterili. L'uso di misure protettive quali maschere ed occhiali è indispensabile. E' opportuno che l'operatore indossi un camice sterile monouso in caso di procedure di tatuaggio. Decontaminazione e disinfezione dello strumentario Gli strumenti debbono essere sottoposti a procedure di sterilizzazione con il calore o alternativamente a disinfezione di alto livello. La sterilizzazione a vapore è il metodo di scelta per lo strumentario riutilizzabile (autoclave a 121 gradi per un minimo di 20 minuti). La sterilizzazione a calore secco deve essere effettuata a 170 gradi per 2 ore. Nei casi in cui tali procedure non siano applicabili è possibile disinfettare gli strumenti, secondo le caratteristiche costruttive e merceologiche. Il ricorso alla disinfezione chimica ad alto livello più largamente utilizzati sono ipoclorito di sodio alla concentrazione di 5000 ppm e glutaraldeide al 2%. Il materiale e gli strumenti da sottoporre a sterilizzazione o a disinfezione ad alto livello debbono essere accuratamente puliti prima dell'esposizione al germicida, seguendo le indicazioni del produttore (dello strumento e dell'apparecchiatura) relative alla compatibilità degli apparecchi con i germicidi chimici . Gli stumenti e le apparecchiature decontaminati con germicidi chimici debbono essere adeguatamente lavati ed asciugati prima del riuso. Nella gestione dei disinfettanti chimici si applicano le norme di sicurezza previste dal decreto legislativo 626/94 e successive integrazioni e modifiche. Decontaminazione degli schizzi di sangue Il sangue in quantità visibile deve essere rimosso e successivamente l'area deve essere decontaminata con germicidi chimici. Quando si verifica uno spandimento consistente l''rea contaminata deve essere cosparsa da un germicida solido (dicloroisocianurato in polvere o granuli) o liquido (composto di cloro) prima della pulizia e successivamente decontaminata con germicida chimico. In entrambi i casi debbono essere indossati i guanti durante le procedure di pulizia e decontaminazione. Misure per aghi, taglienti, strumenti e sostanze da utilizzare Gli aghi e gli strumenti taglienti, che perforano la cute o comunque vengono a contatto con superfici cutanee integre o lese e/o con annessi cutanei, debbono essere sempre e rigorosamente monouso. Non esistono, infatti, "caratteristiche specifiche" tali da giustificarne un riutilizzo. Tutti gli altri materiali e strumenti, diversi dagli aghi e taglienti, devono essere sterilizzati, dopo l'uso, con mezzi fisici. Qualora non siano trattabili con il calore è necessario che essi vengano sottoposti ad un trattamento che garantisca una disinfezione ad alto livello. Nel caso di procedure che implicano l'utilizzo di apparecchiature per tatuaggi (electric tattoo gun) con aghi multipli che penetrano nella cute per portare i pigmenti in profondità, è necessario che: a.la testata sulla quale sono montati gli aghi sia sterilizzata con calore umido; b.gli aghi siano rigorosamente monouso; c.i pigmenti da utilizzare devono essere atossici, sterili e certificati da parte di autorità sanitaria nazionale o estera; d.i contenitori dei pigmenti siano di piccole dimensioni e monouso (un contenitore per ogni soggetto) ed eliminati dopo l'uso su ogni singolo soggetto anche se il contenuto non è stato esaurito; e.il circuito attraverso il quale passano i pigmenti sia sostituito unitamente al contenitore dopo ogni soggetto. Precauzioni universali Nel caso in cui l'operatore utilizzi pratiche che lo possono mettere a contatto con il sangue debbono essere applicate le precauzioni universali, di cui al Decreto ministeriale 28 settembre 1990, sia per quanto riguarda gli aspetti connessi al contatto con il sangue, sia per quanto riguarda l'eliminazione dei presidi utilizzati. Tutti gli operatori debbono adottare le misure necessarie a prevenire incidenti causati da aghi, e altri oggetti taglienti utilizzati durante l'esecuzione delle manovre: la pulizia dello strumentario usato, l'eliminazione di aghi usati e la manipolazione di strumenti taglienti dopo l'esecuzione delle procedure. Per prevenire punture accidentali con aghi, questi debbono essere rincappucciati, o volontariamente piegati o rotti, o altrimenti manipolati. Dopo l'uso gli aghi e gli altri oggetti taglienti debbono essere riposti, per l'eliminazione, in appositi contenitori resistenti alla puntura. Contenitori resistenti alla puntura debbono essere sistemati in posizione vicina e comoda al posto in cui debbono essere usati. Smaltimento biancheria e del materiale utilizzato per medicamento e medicazioni I tamponi di garza ed il cotone idrofilo o qualsiasi altro mezzo (carta monouso) utilizzato per asciugare il sangue fuoriuscito o per esercitare pressione sulla sede della procedura debbono essere eliminati secondo le modalità di seguito riportate. La biancheria sporca deve essere maneggiata quanto meno è possibile, posta in sacchi nel luogo di utilizzo. La biancheria, i tamponi ed altri mezzi eventualmente sporchi di sangue o contaminati da altri liquidi biologici debbono essere posti in sacchi impermeabili, da utilizzare anche per il trasporto. Se si usa acqua calda per il lavaggio, la biancheria contaminata deve essere lavata con idoneo detersivo ad una temperatura superiore a 71 gradi per 25 minuti. Indicazioni finali Le indicazioni in precedenza riportate prevedono: l'adeguata formazione degli operatori che eseguono piercing e tatuaggi su: anatomia ed istologia dell'apparato tegumentale, modalità di trasmissione delle infezioni, igiene, disinfezione e sterilizzazione; •l'esigenza di un rigoroso rispetto, da parte degli operatori delle indicazioni in precedenza riportate; •l'indispensabilità della diffusione delle raccomandazioni a tutti i contesti in cui vengono eseguite le procedure di piercing e tatuaggio; •la necessità di verifica dell'applicazione delle raccomandazioni da parte delle autorità sanitarie; •la promozione di una campagna di educazione sanitaria nelle scuole, sui rischi connessi alle procedure di tatuaggio e piercing. Si richiama, inoltre, l'esigenza di informare gli utenti sul rischio di trasmissione di malattie infettive correlato alle procedure di tatuaggio e di piercing su particolari parti del corpo. A tale scopo è stato elaborato il memorandum allegato. Per limitare le procedure di piercing e tatuaggio in relazione all'età dei soggetti, occorrerà ricorrere a provvedimenti legislativi. (Allegato 2) Requisito minimo di partecipazione: 10 anni di scolarità ed età superiore a 18 anni. Ore di corso: non inferiori a 30. Il programma di corso. 1.Cute e mucose: anatomia macroscopica. 2.Sistemi di difesa della cute edelle mucose. 3.La cute infiammata: le infezioni cutanee. 4.Principali agenti infettivi e loro modalità di trasmissione. 5.Principali infezioni e trasmissione parenteral-ematica A.Precauzioni universali B.Profilassi immunitaria (vaccinazione anti-epatite B) 1.Prevenzione delle malattie a trasmissione parenteral-ematica. 2.Disinfezione, sterilizzazione e smaltimento dei rifiuti. 3.Il tatuaggio. 4.Chimica delle sostanze impiegate nei tatuaggi, i metalli. 5.Allergie ai costituenti dei tatuaggi ed ai metalli. 6.Granulomi e cheloidi. 7.Reazioni isomorfe in portatori di m.psoriasica e lichen r. planus 8.Principali rischi per la salite connessi con le pratiche di tatuaggio e piercing. 9.Linee guida per la prevenzione dei rischi per gli operatori e per gli utenti (dimostrazioni pratiche). Al termine del corso i partecipanti dovranno sostenere una verifica sugli argomenti trattati durante il corso. La commissione giudicatrice è costituita da docenti del corso. L'attestato di partecipazione verrà rilasciato solo a coloro che avranno superato la verifica. (Allegato 3) Memorandum per chi si sottopone a tatuaggio o inserimento nella cute di anelli od orecchini (piercing) Ti sei consigliato con qualcuno più vecchio di te? Lo sai che il tatuaggio consiste nell'introduzione nella cute di pigmenti di varia natura? Lo sai che è definitivo e che per allontanarlo, qualora possibile, è necessario un intervento di chirurgia plastica? Lo sai che con il tatuaggio o con l'inserimento nella cute di anelli od orecchini sono potenzialmente trasmissibili diverse malattie infettive tra le quali le epatiti e l'AIDS? Lo sai che il rischio di malattie infettive può essere notevolmente ridotto o eliminato con il rispetto da parte dell'operatore di alcune norme fondamentali di igiene, disinfezione e sterilizzazione? Sei portatore di una malattia della pelle? In tal caso consigliati prima con il tuo medico. Lo sai che puoi essere o diventare allergico ai pigmenti e ai metalli? •o sai che sulla pelle infiammata non si possono fare tatuaggi o inserire anelli od orecchini per la possibilità di gravi infezioni? Hai capito bene quali sono i principali rischi a cui ti esponi?