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Le Orme sono uno dei più grandi gruppi rock che l'Italia abbia mai avuto. Da poco (il 10 maggio scorso hanno partecipato come unico gruppo italiano al "Prog Fest" di Los Angeles,ottenendo una calorosissima accoglienza..., più che in Italia). Siamo andati a intervistare Aldo Tagliapietra, membro storico della band assieme a Michi Dei Rossi.
    Nel 1966 hai dato vita a "Le Orme". Del '67 è il primo singolo Fiori e colori, e l'entrata nell'organico di Michi Dei Rossi, che ancora ti accompagna in questa avventura. Tony Pagliuca, entrato nella formazione nel '68, ha dato le sue dimissioni nel '92. Sai descriverci in poche parole i segreti di più di trent'anni di onorata carriera?
    Perché le porte sbattute in faccia si trovano sempre?
    Malgrado non siano più gli anni Settanta, periodo in cui Le Orme riempivano i palazzetti, siete tuttora un gruppo molto attivo e le vostre esibizioni sono sempre molto seguite, Cos'ha di diverso un gruppo come il vostro rispetto ai nuovi gruppi? E perché un giovane oggi dovrebbe ascoltare Le Orme?
    Com'era la scena musicale italiana, e veneziana quando avete iniziato? E come vedi quella di oggi?
    A inizio anno Le Orme hanno partecipato, assieme a molti altri gruppi musicali, in un concerto all'Arsenale di Venezia, in solidarietà con i lavoratori licenziati. Vi ritenete un gruppo politicizzato o la partecipazione alla manifestazione è stata solo un atto d'amore verso la vostra città?
    Il vostro ultimo disco "Il fiume", presenta sonorità decisamente progressive che richiamano i vostri inizi di carriera. Si è trattato di un ritorno al passato o e stato comunque un continuum nel vostro cammino?
Intervista di Enrico Mason
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