Il laboratorio delle nuove melodie
    È il settimo della serie. Si tratta dell'ultima fatica degli Stereolab, la raccolta in doppio CD "Aluminium Tunes" contenente materiale raro e inedito risalente al periodo tra il 1994 e il 1995, dopo appena sei anni dal 33 giri di esordio. L'album può essere un buon punto di partenza per quanti non conoscono la musica della band e per i fan che potranno completare la loro collezione.
Formato nel 1990 il gruppo inglese ha iniziato la carriera con una serie di singoli datati 1992 e riuniti in "Switcherd on", che li hanno subito segnalati come artefici di un'originale formula di pop-rock psichedelico, il tutto condito dalla fascinosa voce e dalla pronuncia francese della vocalist.
Dopo un paio di buoni album quali "Transient random noise" e "Mars audiac quintet", il gruppo dimostra di aver raggiunto un pregievole equilibrio, dovuto a una costante ricerca sui timbri e a un suono giocato sulla sovrapposizione di tenere e ipnotiche melodie su uno sfondo di elettronica morbida e pulsante.
Acclamati dalla critica e adorati da un pubblico di fedelissimi più vasto di quanto si potrebbe pensare vista la particolarità del loro sound, gli Stereolab sono uno dei pochi nomi intoccabili dell'odierno panorama rock e "Aluminium tunes" non fa che riconfermare il loro maggio pregio; quello di essere a sé stanti e fuori da ogni tempo.
|