Ritorno alle radici del rock'n'roll
    Pochi altri personaggi sono oggi in grado di incarnare l'essenza del rock'n'roll come Jon Spencer, leader della Blues Explosion da otto anni e in passato già consegnato alla storia del rock. Il suo ultimo album "Acme" è arrivato quando elettronica e trip-hop sembrano aver soverchiato l'ordine naturale delle cose, invadendo il mondo del rock con frenetici ritmi sintetici, tali da far invecchiare in un sol colpo quanto di più caro avevamo: un bel riff distorto alla chitarra. È infatti un ritorno alle radici del rock: depravato, sporco e sanguigno con sensuali ventature funk.
Dapprima con i Pussy Galore fino agli anni '90 con una manciata di album di controverso valore, Jon Spencer si unisce alla moglie nei Boss Hog e parallelamente forma la Blues Explosion con Russell Simins alla chitarra e Judah Bauer alla batteria, uscendo con il primo album nel 1992. La musica è sempre la stessa, ma ancora una volta capace di eccitare. Da allora per gli Explosion è stata appunto l'"esplosione": i concerti sono sempre più affollati e le riviste specializzate ne iniziano a tessere le lodi. Con i successivi "Orangee Now I got worry", infatti, la band esprime appieno il suo potenziale dividendo, secondo autorevoli pareri, la più grande rock'n'roll band del pianeta.
"Acme", segna l'apice compositivo del progetto della Blues Explosion, che si presenta come un faro per chi voglia fare del sano rock'n'roll senza risultare scontato.
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