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DALLE NUOVE MUSICHE AL SUONO MONDIALE. XVI EDIZIONE AUTUNNO 2005 - 27 SETTEMBRE – 1 DICEMBRE (TORINO)
Sedici anni. Un lungo percorso attraverso le musiche che ha portato, spesso per la prima volta a Torino e in anticipo sui tempi della consacrazione popolare artisti e musiche di ogni provenienza.
Sono arrivati il minimalismo e la modern classic di Philip Glass, Michael Nyman, Steve Reich, Terry Riley, Alexander Balanescu, Meredith Monk, Gavin Bryars…; gli esoterici Penguin Cafe Orchestra, Diamanda Galas, Riuychi Sakamoto…; le star della world music: Khaled, Nusrat Fateh Ali Khan, Youssou n’ Dour…; i grandi autori rock: David Byrne, John Cale, P J Harvey, Morcheeba…; le grandi tradizioni musicali del pianeta: I Tamburi del Burundi, Zakir Hussain, Master Musicians of Jajouka, I musicisti del Rajastan, Taraf de Haidouk, Orchestra Arabo Andalusa di Rabat, Hariprasad Chaurasia…; il jazz di ricerca: Art Ensemble of Chicago, William Parker, Max Roach, Roscoe Mitchell, David Murray, Erik Truffaz…; l’elettronica di Christian Fennesz, Biosphere, Mouse on Mars, Paul Shutze…; i progetti speciali con artisti italiani: Banda Ionica, Cristina Zavalloni, CSI…; gli spettacoli multimediali di Laurie Anderson, La Fura dels Baus, Barberio Corsetti, Giovanni Ferretti, R@dio Trance…

E si continua, come sedici anni fa, senza dimenticare la fondamentale importanza di affiancare in programma grandi nomi consolidati, artisti importantissimi ma misconosciuti, nuove forme musicali, le tradizioni millenarie dei quattro angoli del pianeta, la sperimentazione più pura ed iconoclasta, gli incontri con altre espressività artistiche.

In questi anni tante cose sono cambiate, la world music allora iniziava ad avere un nome, oggi è un fatto artistico e di mercato consolidato ed anche grazie ad essa molti artisti tradizionali e molte musiche etniche hanno finalmente una circolazione globale; l’elettronica è entrata nel fare musica di artisti di ogni formazione ed ha consentito sviluppi creativi a nord ed a sud del mondo; il jazz e lo spirito degli anni del black power si sono infiltrati nelle coscienze musicali delle nuove generazioni; la tradizione musicale classica ha trovato dopo decenni di autorefernzialità personaggi che sanno parlare agli ascoltatori; anche l’Italia della canzonetta e dei cantautori per tutte le stagioni vede fiorire significative realtà che sviluppano progetti di qualità.

Anche Torino e la sua Regione sono molto cambiate. Delle trasformazioni in atto e della necessità di trovare nuova identità e di porsi verso l’esterno con nuovi argomenti si parla a tutti i livelli continuamente. L’offerta musicale pare addirittura eccessiva per le dimensioni dell’utenza. Ma resta la voglia di musica di qualità, fatta da veri musicisti. Di scoprire sonorità ed universi musicali, culturali ed umani sconosciuti; di trovare alternative alla melassa conformista del rock, del pop, della classica, della dance di basso consumo, imperante su media e palcoscenici; di svincolarsi dalla dilagante logica dei grandi numeri. Si, la voglia del pubblico e dei giovani è tanta. E noi per quanto possiamo, proviamo, ora come sedici anni fa, a rispondere con gli argomenti che ci forniscono gli artisti: la passione, l’umanità, il mettersi in gioco, il coniugare qualità e divertimento, profondità culturale e accessibilità.

Dalle Nuove Musiche al Suono Mondiale ha fatto conoscere e riconoscere Torino nei circuiti europei e non solo. Ci auguriamo di poter rilanciare con nuove, più ampie ed ambiziose sfide la manifestazione ed il suo territorio. Buon viaggio fra le musiche del mondo



CALENDARIO

Martedì 27 settembre ore 21.00
Teatro Juvarra € 15
Thurston Moore/Jim O’Rourke/Mats Gustafsson/Terrie Ex/
Paal Nilssen-Love/Massimo Zu
(Usa, Svezia, Olanda, Norvegia, Italia)
Original Silence

Giovedì 29 settembre ore 22.30
The Beach € 10
Keiji Haino (Giappone)
apriranno il concerto i My Cat Is An Alien

Giovedì 6 ottobre ore 21.00
Teatro Juvarra € 10
Gianluca Petrella (Italia)
Indigo Quartet

Martedì 11 ottobre ore 21.00
Teatro Juvarra € 10
Antibalas Afrobeat Orchestra (Nigeria)

Giovedì 13 ottobre ore 21.00
Teatro Juvarra € 12
Zu & Nobukazu Takemura (Italia, Giappone)


Venerdì 28 ottobre ore 21.00
Piccolo Regio “G. Puccini” € 7,50
in collaborazione con Teatro Regio “Piccolo Regio Laboratorio”
Alexander Balanescu & Klaus Obermaier (Romania, Austria)
presentano
Maria T
featuring Balanescu Quartet & Steve Argüelles

Giovedì 3 novembre ore 21.00
Teatro Juvarra € 15
Matmos (Usa)

Mercoledì 9 novembre ore 21.00
Teatro Juvarra € 12
Sheikh Ahmad Al-Tûni (Egitto)

Martedì 22 novembre ore 22.30
Café Procope € 10
Fe-mail (Norvegia)


Martedì 29 novembre ore 21.00
Teatro Juvarra € 12
Sunny Murray & John Tchicai (Usa, Danimarca)
“New York Eye & Ear Control” di Michael Snow

Giovedì 1 dicembre ore 22.30
Café Procope € 10
Satanicpornocultshop (Giappone)



UTILITIES


INDIRIZZI
Teatro Juvarra
Via Juvarra 15 - Torino
Café Procope
Via Juvarra 15bis - Torino
Piccolo Regio “G. Puccini”
Piazza Castello 215 - Torino
The Beach
Arcate 18-20-22 Murazzi del Po - Torino


INFO, PREVENDITA E VENDITA BIGLIETTI E ABBONAMENTI PER TUTTI GLI SPETTACOLI (escluso lo spettacolo Maria T. di Alexander Balanescu & Klaus Obermaier)
Teatro Juvarra
Via Juvarra 15, Torino tel. 011/540675
orario: da lunedi a sabato dalle 15 alle 19

INFO E PREVENDITA ESCLUSIVA PER LO SPETTACOLO
MARIA T. DI ALEXANDER BALANESCU & KLAUS OBERMAIER
Biglietteria Teatro Regio
Piazza Castello 215, Torino tel. 011/8815241 -242
da martedi a venerdi dalle 10.30 alle 18
sabato dalle 10.30 alle 16
I biglietti dello spettacolo saranno in vendita a partire dal 18 ottobre 2005.
La sera dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti presso la
biglietteria del Piccolo Regio “G. Puccini” la cui apertura è prevista un’ora
prima dell’inizio.

MUSICA 90 Via delle Orfane 30/d, 10122 Torino – tel 011/4343333
www.musica90.net



Schede di presentazione

Martedì 27 settembre ore 21.00
Teatro Juvarra
Thurston Moore/Jim O’Rourke/Mats Gustafsson/Terrie Ex/Paal Nilssen-Love/Massimo Zu (Usa, Svezia, Olanda, Norvegia, Italia)
Original Silence


Thurston Moore chitarra
Jim O’Rourke chitarra, elettronica
Mats Gustafsson sax
Terrie Ex chitarra
Paal Nilssen-Love batteria
Massimo Zu basso

Un progetto speciale nato dall’incontro tra diversi linguaggi sonori dell’avanguardia musicale. Thurston Moore e Jim O’Rourke, dei Sonic Youth, Mats Gustafsson e Paal Nilssen-Love, jazzisti scandinavi, Terrie Ex e Massimo Zu insieme per una creazione esclusiva. Progetto nato nel 2003, presso il festival Unlimited di Wels in Austria, viene ora ripreso per un breve giro europeo di concerti.
Thurston Moore fondatore dei Sonic Youth, band culto negli anni ’80 e ’90 che ha scritto pagine importati nella storia del rock. Figli del punk e alfieri della “no wave” newyorkese, i Sonic Youth sono stati una delle formazioni più importanti degli ultimi vent’anni. Il loro noise-rock d’avanguardia ha contagiato una moltitudine di band. Il ’97 è la data in cui i Sonic Youth si costruiscono il loro studio di registrazione ampliando, in questo modo, le collaborazioni, gli scambi e le produzioni di gruppi appartenenti al circuito underground. Jim O’Rourke alla fine degli anni ’90 inizia, sporadicamente, a collaborare con i Sonici e nel 2000 entra a far parte dell’organico fisso del gruppo, apportando una certa apertura verso sonorità più pop. Mats Gustafsson nato in Svezia si trasferisce giovanissimo a Stoccolma dove, in poco tempo, diventa uno dei promotori della rinascita della scena jazz: è oggi uno dei più importanti sassofonisti, nella musica contemporanea, e fa parte del Chicago Tentet con Peter Brotzmann, del trio Sonore e di The Thing.
Paal Nilssen-Love è uno dei protagonisti della scena jazz scandinava, uno dei più versatili e dinamici percussionisti europei. Terrie Ex è il chitarrista del gruppo olandese THE EX che dopo il loro esordio nella punk scene hanno intrapreso un percorso originale che li ha portati ad essere presenti nei maggiori festival mondiali.
Massimo Zu è il carismatico bassista degli Zu, attualmente, il gruppo italiano che più si esibisce oltre confine con collaborazioni tra le più svariate.

www.sonicyouth.com
www.spoolmusic.com/biogustafsson.html
www.paalnilssen-love.com
www.zuism.com

Giovedì 29 settembre ore 22.30
The Beach
Keiji Haino (Giappone)

Keiji Haino chitarra, voce

Per la prima volta in Italia, Keiji Haino è senza dubbio uno degli artisti più affascinanti ed influenti del panorama avant garde contemporaneo. Misteriosa figura attorno alla quale gravita tutta la scena del rock psichedelico giapponese, esordisce nel 1971 con il leggendario gruppo noise-rock Lost Aaraff e raggiunge la notorietà col trio Fushitsusha. L’approdo alla carriera solista con l’album “Watashi Dake” segna una tappa fondamentale nella sua carriera: la sua voce e la sua chitarra danno vita ad improvvisazioni dalla devastante profondità emozionale. Da ormai trent’anni Haino esplora la musica contemporanea offrendo performances in cui la (ri)scoperta del suono investe qualsiasi tipo di strumento, sia esso chitarra, batteria o electronics. La tradizione del noise giapponese si mescola a quella del blues e del free jazz, creando un genere nuovo ed inimitabile. L’artista giapponese vanta collaborazioni con John Zorn, Thurston Moore, Peter Brotzmann. Haino si esibirà con i suoi due strumenti più famosi ed apprezzati in tutto il mondo, voce e chitarra elettrica, per uno show che lascerà il segno.

www.alien8recordings.com/haino.php3



Giovedì 6 ottobre ore 21.00
Teatro Juvarra
Gianluca Petrella (Italia)
Indigo Quartet

Gianluca Petrella trombone
Francesco Bearzatti sax tenore e soprano, clarinetto
Paolino Dalla Porta contrabbasso
Fabio Accardi batteria


Con questo nuovo quartetto Gianluca Petrella unisce il senso più vivo della tradizione con le istanze più moderne del suono contemporaneo. Petrella è riuscito a tradurre il materiale base per un quartetto, tagliando e cucendo loop, pattern, campionature e nuovi suoni elettronici, senza però perdere di vista la matrice acustica e fondamentalmente jazzistica che gli è propria. Dalla giovane età dei componenti deriva una particolare freschezza ed energia nell’esecuzione. Un organico che riesce a sorprendere grazie alla spinta propulsiva del leader, Gianluca Petrella, l’esperienza di Paolino Dalla Porta, il talentuoso apporto di Fabio Accardi e il nuovo talento Francesco Bearzatti.
Gianluca Petrella nato a Bari nel ’75, diplomato al Conservatorio con il massimo dei voti, inizia una collaborazione con Roberto Ottaviano e nel ’95 suona sotto la direzione di Carla Bley, Steve Coleman e Bruno Tommaso. Da molti anni collabora con Enrico Rava e con i Noisemakers, del batterista Roberto Gatto. Petrella, da qualche anno torinese d’adozione, si è fatto amare dal pubblico torinese attraverso i progetti sviluppati con Furio Di Castri.
A Torino, per Musica 90, presenterà il suo nuovo disco, pubblicato da Blue Note, ulteriore consacrazione mondiale di un grande della musica italiana.

www.gianlucapetrella.com


Martedì 11 ottobre ore 21.00
Teatro Juvarra
Antibalas Afrobeat Orchestra (Usa, Nigeria)

Del Stribling basso, chitarra
Victor Axelrod tastiere, percussioni
Aaron Johnson trombone
Nikc Movshon basso
Duke Amayo voce, percussioni
Jordan Mcclean tromba
Gabe Roth chitarra
Stuart Bogie sax tenore
Luke O’Malley chitarra
Martin Perna sax baritono
Marcos Garcia chitarra
Geoff Man percussioni
Ernesto Ebreau congas, voce
Dylan Fusillo percussioni
Fernando Velez percussioni
Chris Vatalaro percussioni

Antibalas Afrobeat Orchestra nasce a un anno di distanza dalla morte del leggendario Fela Anikulapo-Kuti, inventore dell’afrobeat. Questo collettivo di musicisti neri, bianchi, asiatici, africani, ispanici, si ritrova in un comune progetto musicale e politico, al tempo stesso, per sopperire ad un vuoto che si era venuto a creare con la morte di Kuti. Il loro suono combina jazz, funk e ritmi tradizionali africani sull’onda del nuovo movimento afrobeat. Tutti i membri sono musicisti attivi nel mondo del jazz, rock, della musica improvvisata e tradizionale, i testi dei loro “furiosi” brani sono cantati in inglese, yoruba e spagnolo. Tutti i componenti privilegiano il suono d’insieme, e, come direbbero loro “ogni strumento è come se fosse una batteria”, il cui compito primario è quello di generare prima di tutto il ritmo. Ogni continente nel pianeta si è fatto trasportare dal loro suono potente, dai club rock, jazz ai teatri fino ai più prestigiosi festival mondiali: Womex, Roskilde, Montreaux, North Sea.

www.antibalas.com


Giovedì 13 ottobre ore 21.00
Teatro Juvarra
Zu & Nobukazu Takemura (Italia, Giappone)

Nobukazu Takemura live electronics
Massimo Pupillo basso
Jacopo Battaglia batteria
Luca T Mai sax alto e baritono


Nobukazu Takemura è uno dei maestri della nuova elettronica, la sua musica attraversa i generi e si ispira alla concezione obbiettiva e impressionistica di John Cage, Brian Eno e Afrika Bambaata così come alla forma libera di John Coltrane e Robert Wyatt. Takemura che è noto per la sua collaborazione con la scena post-rock di Chicago, presenta un nuovo progetto ideato con il gruppo romano Zu, capitanato da Massimo Pupillo, in cui l’elettronica colta incontra il post rock, punk, hardcore e per la prima volta questa collaborazione è presentata dal vivo in Italia.
Sia Takemura che gli Zu si contraddistinguono per il loro stile libero e convincente giocato su ritmi complicati ma molto emozionanti, talmente variegato e cangiante che li allontana da coordinate stilistiche predefinite. I confini musicali tratteggiati vanno dalla dancefloor più evoluta al free jazz, dall’ambient più astratta al post rock. Un vero e proprio viaggio in una terra senza confini.

www.japan-101.com/art/nobukazu_takemura.htm
www.zuism.com


Venerdì 28 ottobre ore 21.00
Piccolo Regio “G. Puccini”
in collaborazione con Teatro Regio “Piccolo Regio Laboratorio”
Alexander Balanescu & Klaus Obermaier (Romania, Austria)
presentano
Maria T
featuring Balanescu Quartet & Steve Argüelles

Alexander Balanescu composizione, direzione artistica
Klaus Obermaier video

Balanescu Quartet
Alexander Balanescu violino
James Shenton violino
Andrew Parker viola
Nicholas Holland violoncello

Steve Argüelles batteria


Alexander Balanescu nasce in Romania nel ’50 e nel ’69, a causa della dittatura comunista di Nicolae Ceausescu, si vede costretto, insieme alla sua famiglia, a lasciare la sua terra. Si stabilisce in Inghilterra dove comincia la sua avventura di musicista e compositore. Balanescu, presto, stringe rapporti molto stretti con l’avanguardia inglese tra cui Michael Nyman del quale diviene il primo violino. Dal ’92 comincia ad incidere per Mute Records e nel ’94 esce Luminitza, album nel quale viene utilizzato materiale folk come fonte d’ispirazione principale. Sulla scia di quel lavoro realizza Maria T, nuovo progetto dedicato ad un’icona della musica popolare di Romania, l’attrice e folksinger Maria Tanase (1913-63), la Edith Piaf del suo paese. Questo lavoro rappresenta la congiunzione di Alexander Balanescu con le sue radici, la sua verve di compositore ed arrangiatore gli ha consentito di creare un’opera squisitamente moderna utilizzando gli echi e i materiali di struggente forma canzone del repertorio di Maria Tanase. Per la presentazione live di Maria T, che arriva in anteprima italiana a Torino, Balanescu ha coinvolto Klaus Obermaier, notissimo e stimato video artista austriaco. Immagini di repertorio, tracce dei concerti di Maria Tanase, elaborazioni video originali generano un clima caldo e tragicomico di lirismo musicale e video.

www.balanescu.com
www.exile.at

Giovedì 3 novembre ore 21.00
Teatro Juvarra
Matmos (Usa)

Martin C. Schmidt elettronica e video
Drew Daniel elettronica


I Matmos sono una delle più importanti e amate realtà dell’elettronica, creatori di una musica che utilizza le fonti più disparate e le ricontestualizza in una miscela sonora di grande fascino e attualità. La loro collaborazione con Björk, nel disco Vespertine, oltre a confermare la centralità del loro talento, ha aumentato enormemente la loro popolarità. L’assoluta ricerca di suoni, base dell’incontrollabile creatività dei Matmos, riesce a disegnare travolgenti stratificazioni digitali. Sicuramente eccentrico, il loro stile vive di registrazioni e live performance in cui la musica diventa un nuovo tema composto dall’elaborazione di suoni, la cui origine è sempre diversa: pagine girate di un libro, l’acqua che colpisce piatti di rame, i rumori di una sala operatoria da liposuzione, microfoni a contatto con il corpo. Impossibile inscatolare le loro geniali intuizioni in rigide definizioni. Si servono di elementi sonori, che spaziano dagli archi alle chitarre, dal folk desertico a frammenti di techno, da suoni campionati fino ai glitches futuristici, e visivi arricchendo la loro performance con la proiezione di video, frutto di un’intensa ricerca di Martin C. Schmidt.

www.brainwashed.com/matmos/


Mercoledì 9 novembre ore 21.00
Teatro Juvarra
Sheikh Ahmad Al-Tûni (Egitto)

Sheikh Ahmad Al-Tûni voce
Mustafa Adbelhadi qawal
Mohamed Hassan oud
Mohamed Tûni riqq
Mahmoud Tûni duff
Abdelmohaimen Abouelhassan tabla


Antiche poesie Sufi e canti popolari religiosi sono i temi attorno ai quali i munshid, ultimi gurardiani dell’Inshâd (stile di canto e musica popolare religiosa), di villaggio in villaggio, conducono i dhikr o i hadra (i riti Sufi) che in Egitto sono aperti a un vasto pubblico.
Sheikh Ahmad Al- Tûni è originario del villaggio Hawatka, situato sulla riva occidentale del Nilo, vicino a Assiout, al margine del grande deserto nubiano e oggi, raggiunti i settant’anni, è considerato il più grande munshid d’Egitto.
Durante le cerimonie i munshid affascinano, con il loro canto e la musica delle loro orchestre, la folla che si lascia guidare verso la trance mistica.
Ahmad Al- Tûni canta l’ Inshâd dini (canto religioso islamico) che comprende quattro tipologie diverse di canto: l’ibtihalat (una supplica cantata esclusivamente da un solista), la tawashih diniyya (poesie religiose che vengono eseguite tramite uno scambio di melodie tra un solista e un coro), i qisas dinijja (storie religiose cantate e raccontate) e soprattutto l’ Inshâd Sufi che ricomprende i grandi temi del misticismo islamico. Durante la sua esibizione, Al-Tûni sarà accompagnato da cinque virtuosi che suoneranno degli strumenti tradizionali originariamente legati a questo tipo di canto: lo oud (liuto), il qawal (flauto), il riqq (tamburello), il duff (tamburello grande) e la tabla egiziana.

http://www.mondomix.com/fr/portraits.php?artist_id=1056&reportage_id=2774




Martedì 22 novembre ore 22.30
Café Procope
Fe-mail (Norvegia)

Maja Ratkje voce
Hild Sofie Tafjord corno francese


Le Fe-mail sono giovanissime compositrici di musica contemporanea (la Oslo Sinfonetta ha eseguito le loro opere), dopo dieci anni di musica insieme si lanciano in un progetto di elettronica con l’aggiunta di vari strumenti processati, la fantastica voce di Maja ed il corno francese di Hild. Un concerto che è anche “performance”, molto diverso dal concetto statico di elettronica con laptop. La performance si basa sul campionamento dal vivo di suoni generati in diretta, l’uso di strumentazione analogica, acustica affiancata ai campionatori. Fe-mail non ha mai cessato di girare il mondo sulla spinta di un vivo successo. Thurston Moore dei Sonic Youth ha così recensito il loro album di debutto: “viene dalla Norvegia l’album noise più eccitante che mi sia mai capitato di ascoltare. Queste due ragazze erompono con stimolazioni noise, composizioni pulite e fresche, e gelo Scandinavo! Ma c’è sempre un senso sotterraneo di calore, un abbraccio dolce e pieno di forza”.

www.femailmusic.com



Martedì 29 novembre ore 21.00
Teatro Juvarra
Sunny Murray & John Tchicai (Usa, Danimarca)
New York Eye and Ear Control di Michael Snow

Sunny Murray batteria
John Tchicai sax tenore e alto

A distanza di quarant’anni Murray, uno dei più grandi innovatori della batteria moderna, e il sassofonista danese John Tchicai si riuniscono per ricreare la maglia di suoni e immagini che sono passati alla storia con il film “New York Eye and Ear Control” di Michael Snow. La proiezione della “quasi introvabile” pellicola 16 mm sarà il telo sul quale la batteria di Murray disegnerà dialoghi, con il sassofono di Tchicai, aperti ai più svariati scambi.
Si deve a Murray il fatto che la batteria sia diventata un elemento fondamentale nell’improvvisazione free. Ha collaborato con i grandi nomi del jazz moderno: Cecil Taylor, Ornette Coleman, Don Cherry per poi supportare in seguito il leggendario sassofonista Albert Ayler. Nel 1964, infatti, insieme a Ayler, Cherry, Roswell Rudd, Gary Peacock e John Tchicai realizza la colonna sonora del film “New York Eye and Ear Control” del regista Michael Snow, uno dei più importanti innovatori nel campo dell’arte pop-minimale, ricordato anche per la serie “Walking Women”. Il film è una pietra miliare del cinema d’avanguardia degli anni ’60 così come lo è il disco, nel free jazz.

http://www.allaboutjazz.com/php/article.php?id=503


Giovedì 1 dicembre ore 22.30
Café Procope
Satanicpornocultshop (Giappone)

Ugh electronics, tentacles
Meu-meu jews-harp, puppets
Lisa vocal, pink feather boa
*Es field recording, indian pipe
Vinylman turntables, shirking



I Satanicpornocultshop sono un collettivo di Osaka che danno vita a dei patchwork dadaisti e deliranti che combinano l’elettronica, l’hip hop, la disco 80 con folklore giapponese, pop spudorato e quant’altro in un mix follemente geniale. Stile alla cui base c’è la deframmentazione di materiale sonoro prodotto da altri, o anche da se stessi. Ascoltando attentamente la musica dei Satanicpornocultshop ci si apre dinnanzi un universo che, a prima vista, potrebbe apparire assurdo ma ci si accorge che questo collettivo giapponese ha gusti musicali senza limiti e riesce, in modo brillante, a riassumere tutte le tendenze musicali attuali. Il collettivo distilla musica d’avanguardia attingendo spunti e realizzando veri e propri remake da brani di: Velvet Undreground, Kylie Minogue, Duran Duran e molti altri.

www.sonore.com

Web Address: www.musica90.net


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