sabato 13 gennaio 2018 - Aria su Marte live a Na Cosetta, Roma (RM) | La band Aria su Marte saluta il nuovo anno con un primo live nella Capitale, sabato 13 gennaio a Na Cosetta, dove dalle 21.30 presenterà i brani del nuovo album Adesso Sempre, il primo lavoro discografico pubblicato il 16 ottobre scorso per Beta Produzioni. L'album è stato anticipato dal singolo Come Prima, uscito lo scorso giugno in anteprima su Rockit.it (https://www.rockit.it/news/aria-marte-come-prima-nuovo-video ) e da La Bellezza, uscito su Rolling Stone italia il 27 settembre (http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/aria-su-marte-il-nuovo-video-la-bellezza-in-anteprima/2017-09-27/).
Questo disco, la cui produzione artistica è firmata da Pietro Paletti, è la sintesi di un lavoro di sperimentazione che unisce più suggestioni sonore, apparentemente in antitesi tra loro. Il risultato restituisce una pasta musicale originale ma calibrata. Negli anni gli Aria su Marte hanno condiviso il palco con artisti della scena indipendente italiana come Thegiornalisti, Appino, Nadàr Solo, Selton, Ex-Otago e Canova.
Adesso sempre è un concept sonoro di 8 tracce. Il disco è caratterizzato da un sound avvincente, in cui l’elettronica è la matrice da cui partono le altre influenze musicali della band, dal synth pop fino a toccare la techno ed alcune delle sonorità anni 80. Un mix di influenze musicali che gli Aria su Marte riescono a distillare in una musicalità liquida che penetra dalle orecchie alle tempie, coinvolgendo l’ascoltatore in un percorso sonoro mai banale e fortemente innovativo.
Adesso sempre è una pellicola sonora che guarda al mondo con disillusione e durezza, mettendo a nudo le paure e le fragilità che spesso prendono il sopravvento. Gli amori naufragati, l’ansia e i dolori, possono però essere superati lasciandosi andare, esternando le proprie difficoltà, osservando le cose dall’angolazione che meglio permette di vedere il lato positivo.
TRACKLIST
01 - Simile Il testo è una collezione di immagini che si posso riassumere nel ritornello "c'è un universo nascosto dentro noi, dove gridiamo e nessuno sente". La canzone mescola drum-machine ed arpeggi di chitarra che si ispirano alle sonorità dei Radiohead con una scrittura di matrice pop.
02 - La Bellezza È un pezzo genuinamente pop. La Bellezza di cui si parla nella canzone non si limita a quella di una figura femminile, ma è estesa a tutto ciò che ci fa stare bene: dei vecchi ricordi, un bicchiere di troppo, degli sguardi, la strada del ritorno verso casa a notte fonda. Il clima malinconico e sognante della canzone poggia su un tappeto di synth anni ottanta e un beat quasi hip hop.
03 - Satellite È la prima canzone scritta per questo disco, ed è quella attorno a cui si è costruito l’intero concept. Al centro le paure che ci attanagliano ogni giorno della nostra vita e che spesso ci mettono con le spalle al muro tanto che l’unica cosa che vorremmo fare è fuggire, lontano.
04 - Come Prima Il brano ci racconta di addii mai del tutto completati; la voglia di rivedersi, rincontrarsi e accorgersi che in realtà, malgrado il tempo che scorre, nulla è cambiato. Anche qui il clima malinconico della canzone si regge sopra a un tappeto di synth e riverberi lunghi.
05 - Aria La quinta traccia rappresenta lo spirito più elettronico della band, rappresentato da una forte sperimentazione e una costante presenza dei synth. Il sound è mutuato dal mondo del club e la cassa in quarti porta la canzone in territori vicini alla techno. Concepita in una jam notturna in studio, quando i componenti della band si sono accorti che cantando dentro i pick-up di una vecchia chitarra Eko impolverata, si creava un suono incredibilmente originale e simile ad un synth, utilizzato come tema principale della canzone. Il testo brevissimo invece è un chiaro manifesto nei confronti della propria città, Padova, che talvolta sembra star stretta alla band, tanto da far mancare l’aria.
06 – Elefante Parla di ansia e panico, quando il mondo attorno diventa "un retroscena di cui ho perso ogni immagine": l'ansia cementifica il pensiero e il respiro, fino a farci sentire come se un un elefante si fosse appoggiato sopra al petto. La canzone inizia con un riff di chitarra serratissimo, e sfocia in un ritornello synth pop. "E il tempo è inutile, se un mostro dentro me mi prova a prendere".
07 - Per non vederti Il penultimo brano dell’album parla di (non) amore. La strofa poggia su loop di chitarra ed un beat quasi trip-hop, e sfocia invece in un ritornello synth pop potente.
08 – Precipitare L’ultima canzone di Adesso sempre è nata dalla consapevolezza di dover imparare ad abbracciare anche le parti scomode di noi stessi, le insicurezze e tutto ciò che ci fa paura. È la presa di coscienza che il dolore e le sofferenze non vanno nascoste e tenute lontano da noi, ma anzi vanno accolte tanto quanto ciò che ci fa stare bene. È l'unico pezzo acustico del disco praticamente privo di tastiere, per chiudere il cerchio del concept.
CREDITS Andrea Zuanon - Voce e chitarra Francesco Gambarotto - Batteria e voce Alberto Zuanon - Basso Guglielmo Camporese - Key & Synths |
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