Veneto Jazz presenta J&W 2005,rassegna di jazz e world music | Veneto Jazz presenta J&W 2005, rassegna di jazz e world music
Nei più bei teatri del Veneto un programma di contaminazioni dal mondo con grandi artisti internazionali
Ottava edizione di J&W, la rassegna di Jazz e World Music firmata da Veneto Jazz che da gennaio ad aprile viaggerà nei migliori teatri del Veneto. Nuove città e nuove collaborazioni nel programma invernale di Veneto Jazz che schiera alcuni fra i migliori artisti internazionali, all'insegna delle contaminazioni fra i generi.
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Primo appuntamento della rassegna, i Tambours du Bronx, in scena il 22 gennaio al Teatro Estravagario di Verona (concerto in collaborazione con Eventi). Il loro "rock ferroviario" è una poesia industriale suonata sul fondo dei barili di petrolio, in rime assordanti. Un fenomeno artistico senza paragoni, capace di mescolare una tradizione di provenienza tribale, africana, con l'immagine dura, estrema della civiltà industriale. Protagonisti di numerosi festival europei, i Tamburi del Bronx hanno realizzato anche diversi dischi, ma è dal vivo che il radicalismo del loro devastante impatto si esprime al meglio.
Toni decisamente più soft per il concerto del pianista Ludovico Einaudi in concerto con Marco Decimo al violoncello, il 24 gennaio al Teatro Filarmonico di Verona (in collaborazione con Eventi). Non occorrono presentazioni per il musicista che ha solcato i più grandi palcoscenici al mondo, dal Teatro alla Scala di Milano al Festival di Tanglewood, dal Lincoln Center di New York al Queen Elisabeth Hall di Londra, fino al Center for Performing Arts di Los Angeles. Suoni colti e suggestioni etniche, minimalismo e improvvisazioni che hanno conquistato critica e un pubblico eterogeneo, grazie ad un linguaggio immediato e diretto, lontano dall'intellettualismo di certa produzione contemporanea. Presenta il suo ultimo disco, "Una mattina", che così descrive: "Se qualcuno mi chiedesse di questo album, gli direi che è una raccolta di canzoni legate tra loro da una storia. Ma a differenza degli altri miei album non appartiene a un tempo remoto, parla di me adesso, della mia vita, delle cose che mi circondano. Del mio piano che ho soprannominato "Tagore", dei miei figli Jessica e Leo, del tappeto kilim arancione che illumina il soggiorno, delle nuvole che passano lente come navi nel cielo, del sole che entra dalla finestra, della musica che ascolto, dei libri che leggo e di quelli che non leggo, dei miei ricordi, dei miei amici e delle persone che amo."
Airto Moreira Jam Band segna il grande evento della stagione al Teatro Accademia di Conegliano Veneto (TV) il 14 febbraio con uno dei percussionisti che hanno fatto la storia della musica brasiliana, e del jazz fin dagli anni '70, e che ha contribuito a dare alle percussioni un ruolo essenziale nella musica moderna. Straordinaria la sua carriera: iniziò in Brasile, approfondendo lo studio di circa un centinaio di diverse tipologie di percussioni; nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti con sua moglie (Flora Purim, eccezionale vocalist brasiliana), dove suonò con Miles Davis nel biennio 1969-1970, figurando in diversi dischi di Davis, tra i quali i leggendario 'Live Evil'. Lavorò con Lee Morgan per un breve periodo nel '71, fu uno dei membri originari dei Weather Report e nel '72 prese parte a 'Return to Forever' di Chick Corea assieme a Flora Purim.
Seconda produzione ufficiale per i Gotan Project DJ Set feat. Philippe Cohen Solal Solo che si presenta il 17 febbraio al Q di Padova (nuovo lounge bar dedicato al jazz), a cavallo tra atmosfere passate, autocitazioni e prospettive future. Il nuovo lavoro, "Inspiracòn Espiraciòn", include una serie di funky tango, 2 brani originali dei Gotan, alcuni brani remix e una serie di "collisioni musicali". E' un disco che dà un ritmo diverso al tango, più ruvido, a volte quasi sincopato, ma sempre perfettamente integrato con i diversi groove di questo viaggio nel tempo e negli stili, con i brani remixati di Astor Piazzolla, l'immortale Chet Baker e Peter Kruder.
L'altro appuntamento della rassegna organizzata da Veneto Jazz ospita il trio di Frank Kimbrough (19 febbraio, Auditorium San Nicolò, Chioggia-VE), figura di primo piano della scena jazz newyorkese. La tensione emotiva nonché il dinamico interplay sono le caratteristiche principali di questa band. Un percorso sonoro estemporaneo quanto affascinante, che esalta il pianismo policentrico del leader, in grado di esprimere una vasta gamma di climi e rimandi stilistici. Ben Allison (contrabbasso) e Matt Wilson (batteria).
Tre chitarre jazz, tutte acustiche, sono le artefici dell'appuntamento del 25 febbraio al Teatro Accademia di Conegliano Veneto (TV). John Abercrombie, Larry Coryell e la giovane chitarrista e cantante brasiliana Badi Assad formano un eclettico ed equilibrato insieme di stili e personalità differenti, per l'incontro fra jazz, acoustic-fusion e suadenti sonorità sudamericane. Assad infonde al trio le sonorità ancestrali ed ipnotiche del suo canto muto, la dolce passionalità delle percussioni della sua terra, oltre al virtuosismo strumentale delle sue corde di nylon, ben inserite fra le pizzicate sonorità di quelle di metallo dei due compagni: ne scaturiscono un progetto e un album, Three Guitars, da non perdere, che ricorda il supertrio McLaughlin/Di Meola/De Lucia.
E' una delle pianiste del momento, Lynne Arriale. Si presenta il 5 marzo all'Auditorium San Michele di Selvazzano Dentro (Pd) con la sua formazione d'elezione, il trio, con Jay Anderson al contrabbasso e Steve Davis alla batteria, proponendo un percorso musicale di grande maturità: "Come Together". Un trio d'eccezione il cui procedimento creativo si basa sull'improvvisazione collettiva. Una connessione musicale spontanea, intuitiva e sempre rinnovata ad ogni esecuzione per produrre "una musica senza confini, senza una categorizzazione".
Enrico Rava, il più famoso jazzista italiano, si presenta, venerdì 11 marzo al Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche, alla testa di un nuovo gruppo composto di giovanissimi e promettenti nuovi talenti, coinvolti nel progetto Under 21: sono Francesco Bigoni al sax; Giovanni Guidi al piano; Giulio Corini al contrabbasso; Emanuele Maniscalco alla batteria. Rava recupera la sua proverbiale abilità di talent scout, protesa alla valorizzazione di giovani solisti, che non sono solo delle liete sorprese, ma anche un organico affiatato perfettamente calato nel suo mondo poetico. Per Under 21 Rava ha predisposto un repertorio prevalentemente di propria creazione, basato in parte su composizioni recenti, in parte su brani consolidati, con l'unica eccezione di "Easy Living", nuova registrazione ECM. In tal modo, Rava ribadisce ulteriormente certi tratti distintivi della propria personalità di compositore ed esecutore: la predilezione per temi cantabili, un gusto melodico molto vicino alla nostra tradizione, l'amore per strutture ritmiche di derivazione latino-americana, bossa e tango in primis.
Piccoli idilli, quadretti di vita quotidiana, atmosfere nostalgiche che rimandano a luoghi lontani per il nuovo lavoro discografico de "Il Circo di Lello Pareti", solido e affidabile contrabbassista, impegnato in questo viaggio sentimentale con tre grandi musicisti: Stefano Cantini (sax), lirico e dal fraseggio affascinante; Bebo Ferra (chitarra), dal tocco incantevole; e infine Antonello Salis, il più grande fisarmonicista italiano che nel progetto presta anche la sua voce. Un sound tutto mediterraneo, il suo, condito da una vulcanica energia. Saranno all'Auditorium San Nicolò di Chioggia, il 18 marzo.
Vibrafono e piano per l'altro evento della rassegna che vede sul palco rispettivamente Joe Locke e il quartetto di David Kikoski, all'Auditorium San Michele di Selvazzano Dentro (PD) il 19 marzo. Definito il "Jimi Hendrix del vibrafono" per la fisicità del suo approccio allo strumento, Locke vanta collaborazioni eccellenti anche in sede di registrazione: Cecil Taylor, Hiram Bullock, Eddie Henderson, Randy Brecker, The Beastie Boys, Robin Eubanks. Lo accompagna David Kikoski, un vero e proprio caleidoscopio sonoro in cui convivono inusitate strutture armoniche, sperimentalità, canoni gregoriani, samba brasileira. Ha fatto parte del tour di George Benson e di pop star come Alanis Morissette.
Un grande concerto, il 30 marzo al Teatro Accademia di Conegliano Veneto, è quello del mitico Joe Zawinul, musicista che ha attraversato come una meteora la costellazione del jazz, lasciando un segno incancellabile. Anima dei "Weather Report", storico gruppo fondato con il sassofonista Wayne Shorter, ha iniziato alla fine degli anni Sessanta accanto al sassofonista Julian Cannoball Adderley per continuare negli anni Settanta con Miles Davis, contribuendo alle pietre miliari della "fusion" con dischi come "Bitches Brew" e "In A Silent Way" che traggono i loro titoli da composizioni di Zawinul. I Weather Report, dopo sedici album di successo e altrettanti anni di vita durante i quali hanno esplorato ogni angolo della musica ospitando anche grandissimi nomi come il bassista Jaco Pastorius, hanno lasciato spazio oggi alla formazione The Zawinul Syndicate con la quale Zawinul gira il mondo, dando una svolta "internazionalistica" alla sua produzione.
Bassista e compositore, Gianluca Renzi si è affermato come bandleader nella scena jazz italiana, in questo progetto protagonista assieme a cinque noti ed ormai affiatati musicisti provenienti da diverse aree italiane. Coerenza e rigore, tensione verso il nuovo unita all'attenzione verso la storia del jazz è ciò che incontriamo, in un amalgama dinamico e originale, nella musica del suo sestetto in scena il 1 aprile all'Auditorium di Thiene (VI). Un solido senso della forma gli permette di accostare metri diversi e sequenze armoniche avventurose senza forzare la naturalezza e fluidità dei temi, mettendo sempre i solisti nelle condizioni di esprimersi al meglio.
Omaggio alla musica brasiliana nella versione più sofisticata nel concerto del 2 aprile a Selvazzano Dentro (Pd), Auditorium San Michele. Carlos Althier de Souza Lemos Escobarm, in arte Guinga, è considerato l'autore più importante della moderna Música Popular Brasileira, capace di recuperarne la tradizione più vera e profonda rinnovandola dall'interno con soluzioni armoniche e invenzioni creative. Una musica emozionante, passionale, ricca di immagini e di magia che fonde il colto e il popolare in un'unica essenza che ha i colori del Brasile.
Musicista estroso e creativo come pochi altri; autentico poeta aperto ad ogni contaminazione fra generi ed espressioni artistiche. Antonello Salis è il più grande fisarmonicista della scena jazz italiana, apprezzato e riverito anche oltralpe, al punto da avere restituito nuova linfa anche a quella fisarmonica additata da molti come il più anti-jazzistico degli strumenti. Un'incredibile vulcanicità e una strepitosa energia artistica caratterizzano il suo approccio al jazz che si apre verso escursioni free, mantenendo un vivido sapore mediterraneo. Il concerto si terrà il 8 aprile al Teatro "La Loggia" di Cison di Valmarino (Tv).
Il quartetto di uno dei più grandi trombettisti del mondo del jazz sarà ospite della rassegna il 9 aprile all'Auditorium San Nicolò di Chioggia (Ve). E' Tom Harrell, musicista e notevole compositore che ha scritto per varie formazioni orchestrali di tutto il mondo. La scelta meticolosa di ogni singola nota, il permanente autocontrollo dell'energia sonora messa in gioco soprattutto quando suona il flicorno, lo pongono come un raffinato creatore che non ricerca la spettacolarità ma il suo essere solistico, confrontandosi elasticamente con ritmo e complessità armonica. Un jazz pulito e raffinato; una tromba dal suono nobile e suadente che fonde lirismo, padronanza armonica, tecnica strumentale.
Al Teatro Accademico di Castelfranco (Tv), il 15 aprile si esibisce il brasiliano Hamilton de Holanda, uno dei più grandi virtuosi mondiali del mandolino, in concerto con un repertorio di musica brasiliana tradizionale e composizioni originali. Improvvisazione, elemento spontaneo nel suo modo di suonare, virtuosismo incredibile mai fine a se stesso, creatività incredibile senza confini: tutto ciò si unisce all'allegria che Hamilton porta sulla scena e che sa trasmettere al suo pubblico, col suo modo di sottolineare le melodie o le improvvisazioni muovendosi, quasi ballando, interagendo costantemente con i suoi compagni di viaggio. Un repertorio che dalle composizioni dei grandi autori come Jacob do Bandolim, Egberto Gismonti, Hermeto Pascoal, Tom Jobim, arriva ai suoi brani originali che rappresentano il presente ed il futuro della musica popolare brasiliana. Con lui, Andrè Vasconcellos al basso, Marcio Bahia alla batteria, Daniel Santiago alla chitarra.
Figura di prima grandezza nel panorama francese, il trombettista Erik Truffaz vanta diverse incisioni per la Blue Note. Il suo progetto, Ladyland, ricorda il Davis elettrico con risultati allucinati e frastornanti. Un rock jazz attualizzato, di influenze drum'n'bass e hip-hop, che si arricchisce di un esotico colore etno grazie alla voce del cantante tunisino Mounir Troudi. Sarà sabato 16 aprile al Teatro Astra di Schio (Vi).
Chiude la rassegna uno dei più noti pianisti del jazz contemporaneo, Kenny Barron, in scena il venerdì 29 aprile al Teatro Accademia di Conegliano (Tv). Ai massimi livelli sin dai suoi esordi accanto a Dizzy Gillespie, la sua carriera vanta più di settanta album a fianco di Jay Jay Johnson, Tom Harrell, Ray Anderson, Joe Henderson e Ron Carter, col quale ha collaborato per quattordici anni. Barron ha consolidato la sua fama di pianista anche in altre formazioni che vedevano come leader Dave Holland, Daniel Humair, Jack DeJohnette e Al Foster. Nell'86 ha rincontrato Stan Getz dando vita ad un formidabile duo piano-sax. Dal loro connubio artistico sono nati capolavori del calibro di "Apassionado" e "People Time" registrato dal vivo in una storica performance al Cafè Montmartre di Copenhagen. A Conegliano si presenta con Anne Drummond al flauto, Kiyoshi Kitagawa al contrabbasso, Kim Thompson alla batteria.
I concerti iniziano alle 21.15.
PER INFORMAZIONI SUI CONCERTI: consultare il sito www.venetojazz.com oppure contattare l'Associazione Culturale Veneto Jazz Tel. 0423 452069, fax 0423 451327, e-mail jazz@venetojazz.com
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