Veneto Jazz: Il concerto dei Manhattan Transfer spostato al Palabassano. Dave Douglas a Schio
Palabassano, Bassano del Grappa Mercoledì 28 luglio, ore 21.30
MANHATTAN TRANSFER, suonare la voce A Bassano per Veneto Jazz Festival il 29 luglio
Settimana dedicata alle grandi voci per Veneto Jazz Festival che, dopo le straordinarie presenze femminili nel bassanese di Rosa Passos, Malia e Sarah Jane Morris, propone il gruppo vocale jazz più popolare di tutti i tempi. Sono i Manhattan Transfer di scena, in un grande evento firmato in collaborazione con Operaestate Festival, giovedì 29 luglio al Palabassano. Sul palco la formazione storica in auge fin dagli anni '70 che ha festeggiato l'anno scorso trent'anni di carriera: sono Janis Siegel, Cheryl Bentyne, Tim Hauser e Alan Paul, accompagnati da Yaron Gershovsky al piano, Steve Hassapogiou alla batteria, Richie Goods al basso, Wayne Johnson alla chitarra. Il gruppo si distingue per una vocalità brillante e ben caratterizzata, che è valsa loro due Grammy. Partiti da un repertorio tipicamente americano, si sono poi inoltrati in un viaggio attraverso mondi diversi, un tocco di sperimentazione, l'approccio con i classici del jazz, per ritornare negli ultimi anni ad un repertorio più popolare. La loro grande tecnica non è mai fine a stessa, ma strumento con cui generare sapienti armonizzazioni, coinvolgenti incastri vocali, strabilianti situazioni solistiche e d'insieme, affrontati con sottile humor e forte senso del teatro. Il gruppo, che prende il nome da uno scritto dell'autore americano John Dos Passos, muove i primi passi nel 1969 a New York City per l'iniziativa di Tim Hauser. La prima formazione, di cinque elementi, dura lo spazio di un album Jukin' (Capitol 1971), poi nel 1972 Hauser decide di muoversi in un ambito più legato al jazz e allo swing, con una formazione a quattro. Lo raggiungono in questo progetto Laurel Massé, Janis Siegel e Alan Paul che insieme ad Hauser decidono di arrangiare le loro voci come se fossero state la sezione dei sax dell'orchestra di Count Basie. Dopo mesi di prove arriva il primo concerto nel giugno 1973 e la firma del contratto con l'Atlantic nel 1974: primi album e primi successi grazie al recupero di vecchi brani riarrangiati in four part black harmony. Poi nel 1978 Laurel Massé viene sostituita da Cheryl Bentyne e la svolta jazz è evidente: l'album Extensions presenta la versione con il testo della Birdland dei Waeather Report, poi l'ambizioso gruppo di vocalese vince due Grammy Awards. Successivamente arriva la collaborazione con il cantante-compositore brasiliano Djavan per Brasil e lo sperimentale (il primo per l'etichetta Sony) The Offbeat of Avenues con il brano Sassy che viene insignito di un Grammy per la miglior performance di jazz contemporaneo. Quindi negli ultimi anni il ritorno a un repertorio più popolare con il recupero dello swing e della produzione di Louis Armstrong. Uno spettacolo assolutamente da non perdere dal vivo. Inizio ore 21.30. Biglietti: intero 30 euro - ridotto 25 euro.
DOUGLAS, TROMBA ELETTRONICA A Schio sabato 31 luglio con il progetto "Freak In"
E' uno dei trombettisti più in vista della scena newyorkese degli ultimi anni. E' Dave Douglas in concerto sabato 31 luglio all' Anfiteatro Toldi Capra di Schio per un grande evento organizzato da Veneto Jazz e dall?Assessorato alla Cultura del Comune. Di Montclair, New Jersey, Douglas è senza dubbio un'anima irrequieta, capace di intraprendere numerose collaborazioni e pubblicare nello stesso periodo di tempo una notevole quantità di dischi con altrettante formazioni e progetti. Anche per questo, qualche critico ha contrapposto Douglas a Wynton Marsalis, dove quest'ultimo rappresenta il rifarsi alle origini del jazz, il primo si inserisce in quel gruppo di nuovi jazzisti, con base a New York, che fanno interagire il jazz con elementi provenienti da altre culture, ovvero la musica classica, la world-music, il klezmer. Negli ultimi tempi Douglas ha operato in una decina di formazioni, diverse per ispirazione, strumentazione e numero dei componenti, a partire dal Tiny Bell Trio con chitarra e batteria con il quale esegue musiche balcaniche, proseguendo con due quartetti: uno tradizionale con sax, contrabbasso e batteria e l'altro più innovativo con la fisarmonica di Guy Klucevsek, il violino di Mark Feldman e il contrabbasso di Greg Cohen (da sempre collaboratore di Tom Waits). Salendo per numero di componenti troviamo un quintetto "d'archi" (lo String Group) con violino, violoncello, contrabbasso e batteria dove convivono l'anima classica (Stravinskij e Webern) e l'anima jazzistica (soprattutto Ellington), il sestetto, composto da Uri Caine al piano, Joshua Roseman al trombone, James Genus al basso, Joey Baron alla batteria e Chris Speed o Greg Tardy ai sassofoni, dedicato da Douglas a programmi più specificatamente jazzistici e una sorta di doppio quartetto alla maniera di Ornette Coleman, dove il free jazz è re-inventato in chiave moderna grazie anche all'uso dell'elettronica. Se oltre a tutte queste formazioni consideriamo le collaborazioni di Douglas con gruppi di altri (Uri Caine, il quartetto Masada di John Zorn) si vede come il trombettista sia davvero impegnato a largo raggio con una maniacale cura per il lavoro, una vorace curiosità e voglia sempre nuova di scoprire e sperimentare soluzioni e ambientazioni musicali. Non fa eccezione l?ultimo progetto che presenta a Schio, Freak In, un album electric jazz, caleidoscopico ed energico, alla base del quale ci sono una serie di samples e percussioni elettroniche, un ottimo blend di effetti digitali e musica suonata in tempo reale. La tromba, protagonista delle composizioni, è dolce ed emozionale e raggiunge livelli altissimi. Con lui, in scena, dj Olive, ma anche una nutrita schiera di musicisti: Marcus Strickland al sax tenore, Jamie Saft all?electic piano, Brad Jones al basso, Gene Lake alla batteria.
Appuntamento a Sandrigo venerdì 30 luglio con Veneto Jazz Festival, la rassegna firmata in collaborazione con Operaestate Festival. Di scena il Mellano Compadres, esemble flamenco di grande successo. In Piazza Vittorio Emanuele, con ingresso gratuito, alle ore 21.30, si esibirà questa formazione artistica a geometria variabile che per il festival vede alle chitarre Giancarlo Mellano e Cristiano Lazzarini, alle percussioni Frank De Franceschi e una ballerina, Manuela Carretta. Il repertorio alterna brani della tradizione flamenca composti dai suoi storici chitarristi (Montoia, Sabicas) a brani dei maestri contemporanei (De Lucia, Amigo), oltre a proprie composizioni originali. In programma quindi le focose Bulerias, le sensuali Colombianas, le allegre Sevillanas e Alegrias, le drammatiche Soleà e Seguijria. Il Mellano Compadres suona una musica di difficile esecuzione ma di facile ascolto, musica travolgente e viscerale anche per chi l'ascolta. Si tratta di uno dei rari gruppi flamenco esistenti in Italia specializzato in questo genere musicale e si distingue per la vivacità del repertorio proposto e per l'abilità strumentale dei suoi componenti trascinati dal loro leader in fughe e duelli all'ultima spada. Il gruppo è guidato dal maestro Giancarlo Mellano, fondatore della formazione, da anni impegnato nella diffusione della cultura flamenco chitarrista.
Inizio concerto ore 21.30.
Ingresso gratuito.
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Castello degli Ezzelini, Bassano del Grappa Venerdì 30 luglio, ore 21.30
Big Band degli allievi del Workshop Venerdì 30 luglio al Castello degli Ezzelini, sabato le audizioni europee per entrare alla New School
Concerto della Big Band formata dagli allievi del Summer Jazz Workshop in scena la Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa venerdì 30 luglio. E' questa l'esibizione finale degli ottanta giovani jazzisti che hanno partecipato in queste due settimane al seminario organizzato da Veneto Jazz e tenuto dai docenti della New School University di New York, la prestigiosa istituzione musicale americana della quale l'associazione trevigiana detiene l'esclusiva per l'Europa. Si tratta di un corso di formazione unico nel suo genere in Italia che schiera dieci fra i migliori insegnanti al mondo, secondo un programma che non prevede solo lezioni di teoria e pratica, ma anche jam session nei locali e concerti in pubblico. Da dodici anni centinaia di studenti provenienti da ogni parte del mondo partecipano a questo workshop organizzato da Veneto Jazz, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Veneto e la Città di Bassano del Grappa, con grandi risultati di crescita professionale e di impiego. E per il secondo anno consecutivo esiste un'opportunità in più per i giovani musicisti, ovvero la possibilità di partecipare alle audizioni europee per l'ambita ammissione alla New School, prova gratuita per i partecipanti al corso che concorreranno anche alle due borse di studio messe a disposizione della scuola del valore di 20.000 dollari e che verranno annunciate la sera del concerto. Qualsiasi studente europeo volesse entrare alla scuola newyorkese dovrà far riferimento a Veneto Jazz e all'audizione fissata a Bassano per sabato 31 luglio che già conta numerosi aspiranti provenienti da diverse regioni d'Italia e d'Europa. Un lungo ponte è stato gettato fra Bassano e New York in nome del jazz. La musica continua poi, a partire dalle 23.00, al Cafè Lumiere con l'ultima jam session che vede improvvisare studenti e allievi fino a notte fonda.
L'ingresso ai concerti è gratuito.
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Piazza XVIII Giugno, Musile di Piave (VE) Sabato 31 luglio, ore 21.30
NAC PROJECT, elektro bossa a Musile di Piave Sabato 31 luglio concerto gratuito in piazza
Nuovo appuntamento a Musile di Piave (Ve) con Veneto Jazz Festival per l'evento organizzato in collaborazione con il Comune. Il concerto ad ingresso gratuito in programma sabato 31 luglio in Piazza XVIII Giugno è quello dei NAC Project, band nata dai Nossa Alma Canta. Il gruppo con questo nuovo progetto approfondisce la ricerca stilistica sempre più orientata all'elettronica che aveva caratterizzato i primi lavori discografici, "Bossa Nuova" ed "Estrela". La formazione dei Nossa Alma Canta infatti nasce nel 1988, ripercorrendo la storia della musica brasiliana. Dal trio (chitarra, voce e percussioni), negli anni si arriva alla formazione di sette elementi con il disco di musiche originali "Bossa nuova" uscito nel 2001. Il loro repertorio riguarda la musica brasiliana dalla bossanova alle nuove tendenze e filtra la cultura che questo paese ha trasmesso nella storia attraverso un linguaggio di suoni ed emozioni che nasce dalla continua ricerca stilistica e che cerca di comunicarne l'essenza, l'anima. Alla base del progetto c'è musica bossa, riletta e reinterpretata con un'ottica che ne aggiunga l'energia dei grooves e dei ritmi afro-brasiliani accanto alle complesse armonie che da sempre la caratterizzano, con un sofisticato blend elektro-bossa. L'organico vede musicisti del calibro di Bebo Baldan (Tantratribe) al basso, Gianni Brazzolotto alla batteria, Alessia Obino alla voce, Renato Greco alla chitarra, Francesco Bonito alle tastiere, Enrico Pagnin al sax e il DJ-set Giovanni Santucci.
