Mercoledi' 23/06/2004 CHICOBUM FESTIVAL ore 21,00 | Al momento è la vera superstar del dancehall giamaicano.
Fin dal suo primissimo esordio, il singolo "Baby Girl" risalente al 1996, Sean Paul è subito assurto a nuovo volto e a grande speranza della musica reggae e della sua comunità, colui che un giorno avrebbe riportato questo genere ai fasti che gli spettano.
Nato nel 1973 da padre portoghese-giamaicano e madre cinese-caraibica, la gioventù di Sean Paul Henriques si svolge più o meno tranquilla nei dintorni di St. Andrews, in Giamaica.
Ma è dal 1993 in avanti che il ragazzo comincia ad approcciare il musicbiz con velleità artistiche e professionali. Seguace di Super Cat (figura di riferimento del dancehall giamaicano a cui Sean si ispira anche nello stile, di chiara inclinazione rap), in quell'anno viene introdotto nell'ambiente dai musicisti Carrot Jarret, Cat Coore e Bunny Rugs e dai producer Rupert Bent e Paul Castick.
Dopo qualche tempo di gavetta, durante il quale firma e collabora a numerose produzioni nel suo paese (oltre al già citato "Baby Girl", altre hit quali "Nah Get No Bly (One More Try)", "Deport Them", "Excite Me", "Infiltrate" e "Hackle Mi.") il nome di Sean Paul comincia ad attirare l'attenzione del grande pubblico americano nel 1998, anno in cui collabora a una produzione con Mr. Vegas, "Here Comes The Boom", che entra a far parte della soundtrack (siglata Def Jam) di "Belly", la pellicola d'esordio di Hype Williams (il regista dell'ultimo videoclip di Aaliyah, "Rock The Boat", girato poche ore prima dell'incidente aereo che le fu fatale) interpretata da due mostri sacri dell'hip hop come Nas e DMX.
È l'inizio della scalata: subito dopo la sua "Hot Gal Today" entra nella top ten della classifica rap di Billboard e diventa un cavallo di battaglia, nonché il preludio ideale per il lancio del primo album completo: "Stage One", prodotto dalla label VP Records, è un cd in cui Sean Paul condensa molti dei suoi singoli degli ultimi anni alternati a parecchi inediti appena sfornati.
Nell'estate del 2000 il dj/producer/vocalist giamaicano si esibisce un po? ovunque, compreso il Summer Jam 2000 di New York, dove la sua popolarità è ormai altissima.
Con il secondo album, "Dutty Rock", molto più incisivo del precedente e traboccante di contagiosa energia, il suo successo varca anche i confini del continente nordamericano. Uscito nei negozi nel settembre del 2002, il disco è una riuscita fusion di dancehall, hip hop e r&b contemporaneo facile da ballare, che si afferma grazie a numerosi singoli di richiamo - "Gimme The Light" e, soprattutto, il tormentone "Get Busy"- e alcune collaborazioni eccellenti: Busta Rhymes per il remix di "Gimme The Light", Rahzel dei Roots per "Top Of The Game" e le superstar della produzione, i Neptunes per la track "Bubble").
Ma nonostante la fama internazionale Sean non si accontenta e non si considera un arrivato solo dopo un paio di album. Per raggiungere i suoi obiettivi Sean Paul decide di aprire una propria etichetta, la Bassline Records, per migliorare ulteriormente la qualità delle sue produzioni e avere un maggiore impatto sull'industria reggae.
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