Presentano il loro omonimo album d’esordio prodotto da Fabio Magistrali. L’album sintetizza ed esprime al meglio le coordinate e le influenze musicali del giovane quartetto bresciano. Noise, Dark, Wave e Dance si alternano ed a tratti si fondono nelle tracce che vanno a comporre il disco. Per cultori di Sonic Youth, Ulan Bator, Cure, Interpol..… Apre la serata un ospite d’eccezione: SuperElasticBubblePlastic, trio mantovano dedito ad un punk blues energico con alcuni episodi funkeggianti. Il paragone più semplice è quello con gli One Dimensional Man con i quali ha condiviso spesso il palco. Presentano il secondo cd “Small Rooms” nella migliore tradizione Rock n’Roll.
VENERDÌ 23 FEBBRAIO LES PETITS ENFANTS TERRIBLEZ + VERY SPECIAL GUEST SUPER ELASTIC BUBBLE PLASTIC IN CONCERTO @ ZERO MUSIC CLUB Via Solferino, 9 Azzano S.Paolo –BG- APERTURA LOCALE: 21.00 INIZIO CONCERTO: 22:00 PREZZO BIGLIETTO: 5 euro DOPO L’UNA: DJ SET E INGRESSO GRATUITO PER INFO: 035-533.933 contact@zeromusiclub.com www.zeromusiclub.com
les:petits:enfants/terriblez > BIO
“art indie di pregiata fattura. Da non perdere…” - Dionisio Capuano (BLOW UP)
GENERAL IDEOLOGY.
L'odierna formazione della band risale al 2001, l'ideologia sommaria si basa sull'unione di più discipline artistiche, quali musica, arti visive, performance, happening ed installazione, sostenendo così il rapporto tra artista e pubblico in modo biunivoco, in cui la scenografia ha un ruolo fondamentale. Giugno 1999, provincia di Mantova. In un luogo non specificato della suddetta provincia, avviene l'inconsapevole concepimento embrionale: Andrea Adami in arte Andj, all'epoca compositore di musica electro/ambient e dj di un noto locale notturno sul lago di Garda, incontra durante un'improbabile stagione di lavoro presso un'industria della patata fritta, colui che sarà il primo batterista della band, Mattia Campioni in arte Champ. I due fin da subito legano moltissimo, avendo in comune la grande passione per la musica underground, soprattutto indie, tanto che cominciano a sognare luccicose esibizioni presso i piccoli club della zona. Stagione invernale 2000, province di Mantova e Brescia. Il Champ, già consumato bonghista presso festini di equivocabile natura, decide di acquistare una batteria, una Hollywood Meazzi d'occasione, con cui si diletta in ritmiche danzerecce che caratterizzeranno in seguito quei bei valzerini della piccola orchestra terribile. Ma è proprio ora che avviene l'incontro con il bassista Marco Boletti in arte Marco o Bolèt (ex bassista di varie formazioni noise/performance della zona di Brescia): siamo agli inizi del 2000 quando i tre (nel frattempo ci sono stati altri personaggi di cui non parleremo) si ritrovano a suonare nello scantinato di Andj: Champ alla batteria, Marco al basso ed Andj alla chitarra: non c'è dubbio, ne esce sicuramente qualcosa di interessante... Estate 2000, solite province. I tre, ormai cerebral/musicalmente molto affini, violano ogni legge dell'armonia, scatenandosi in sonorità NOISE che nulla hanno da invidiare ai più riconosciuti maestri del genere. Si predilige fin da subito un tipo di musica d'improvvisazione, gettando le basi per quello che sarà uno degli aspetti peculiari della formazione, assieme ad il comune amore per la mescolanza delle arti; i tre, creando strutture dentro cui esibirsi, inconsapevolmente erano già usciti dall'ambito rockband per entrare in quello di performers... Autunno 2000, la conferma. Grazie ad amicizie in comune, si decide di acquistare un secondo chitarrista, Attilio marini in arte Frescu. E’ la prima versione definitiva. Il quartetto è già conosciuto con il nome di les:petits:enfants/terriblez. cominciano i primi concerti e varie esibizioni pubbliche riscuotendo un discreto successo in ambito locale, proponendo un sound contaminato di noise, electro, dark, wave e dance, non esistono brani, c'è solo l'uso del canovaccio, non esiste la voce, se non come puro strumento acustico. Si rafforza l'idea di performance a tutti gli effetti, i lpetz dimostrano di avere abilità scenografiche e coreografiche, ma soprattutto, durante le esibizioni i 4 sono coperti da teli di tulle bianco ed illuminati da lampade wood, nasce l'immagine definitiva ed il concept del gruppo... Gennaio/febbraio 2001, odissea nello spazio. il quartetto dal moniker francese, come avrebbe poi scritto un critico musicale, comincia ad affermarsi, esibendosi addirittura durante feste di piazza patrocinate dai comuni dell'hinterland, ma è proprio durante una di queste feste che avviene il primo strappo. Il luogo prescelto è Montichiari (Bs): i lpetz si devono esibire per ultimi di 4 bands, il Champ è in ritardo, normale amministrazione, fino a quando non si presentò per nulla (in seguito ci si accertò che egli godeva di buona salute e possiede ancora oggi una sana e robusta costituzione). Tutt'ora la scelta del batterista di lasciare il gruppo è avvolta dal mistero. Il caso ha voluto che tra le bands partecipanti di quella simpatica festicciola di paese, vi fossero gli Artdisorder. I nostri tre abbandonati protagonisti decidono di chiedere al batterista del sopracitato noto gruppo bresciano (Beppe Mondini in arte Beppe o 'piccolo fenomeno del tamburo' come in futuro lo avrebbe poi chiamato Andj) , di supportarli durante la loro performance. Il dialogo fu netto e disarmante: 'suoneresti con noi stasera?' - 'volentieri, ma non conosco i pezzi..' - 'nemmeno noi..' - 'ok, ci sto!'. fu l'inizio di una nuova era... Marzo 2001, cantina mobilificio Adami. L'esibizione andò bene, tanto bene che si decise ad unanimità di chiedere a Beppe di entrare come membro ufficiale della terribile officina sonora: accettò. Ma un altro mistero stava per incombere sulla vicenda. Ora nessuno di noi riesce a ricordare l'esatto luogo ed il preciso istante in cui Frescu, inesorabilmente, spariva. Non accadde davanti ai nostri occhi, non accadde durante un concerto, non accadde, ma accadde! Molte furono le teorie: dall'autocombustione al passaggio ad una dimensione parallela, certamente la più gettonata fu quella dell'allucinazione collettiva. C'eravamo forse immaginati tutto? - Mesi più tardi venne ritrovato a Barcellona... Giugno 2001, il quarto uomo. Giunti ormai a questo punto, i tre nuovi infanti necessitavano quindi di un chitarrista: l'uomo perfetto era sicuramente Andrea Cogno in arte Rasta, chitarrista di Artdisorder. bastarono poche prove per capire che tra i quattro scorreva feeling sotto pelle, nasceva così la formazione definitiva. I diversi backgrounds dei quattro componenti sono tutt'oggi il punto di forza dell'aspetto visual/musicale della band; la contaminazione, la mescolanza delle arti quali musica, teatro, danza, performance ed happening, una più solida struttura compositiva ed un'attitudine comune per il pathos, ne sono i tasselli. Nel 2004 registrano un Ep di 5 brani che decidono di distribuire gratuitamente on-line. 2007. Ecco il disco.
WHAT KIND OF MUSIC?
Un grande punto di incontro tra sonorità noise rock, electro-pop, con una strizzata d’occhio ai Depeche Mode degli anni Ottanta. Melodie soffuse si mischiano con voci filtrate, improvvise esplosioni di potenza si placano in parti arpeggiate originali ed evocative. La perfezione esecutiva della sezione ritmica e l'ottima padronanza scenica caratterizzano questo quartetto originale, che non ha paura di osare. “E' come se i Feelies si mettessero a suonare il noise (Dionisio Capuano – Blow Up)”. Grande attesa per l’album di esordio. Il genere musicale è eclettico e ricco di contaminazioni che derivano dai differenti backgrounds dei componenti, le quattro tendenze si incontrano in una dimensione che è propria ed intrinseca delle stesse sonorità, per dare comunque un'idea si possono citare alcuni artisti che hanno occupato i gli ascolti tardoadolescenziali: Bauhaus, Joy Division, Sonic Youth, the Cure, Napalm Death, Fantomas, Aphex Twin, Clint Mansell, Goldie, Old Time Relijun, Dj Shadow, Einsturzende Neubauten, John Cage, Nine Inch Nails. Quello che ne deriva è una commistione di sonorità postrock, electro, noise, wave, dark e dance. MILESTONES.
> Discography. 2007: Uscita del primo album omonimo.
Produzione: Mizar Records (www.mizar-records.com) Publishing: N5/Warner Chappel (www.warnerchappel.it) Distribution: Audioglobe Srl (www.audioglobe.it) Prodotto, registrato e mixato da Fabio Magistrali presso il Teatro dell’Acqua di Gargnano (BS), mastering effettuato da Maurizio Giannotti e Fabio Magistrali presso BIPS studio di Milano.
Booking Agency: De Stijl Concerti (www.destijlconcerti.net)
www.myspace.com/lespetitsenfantsterriblez www.lpetz.net
Super Elastic Bubble Plastic nascono a Mantova nel Febbraio 2001. Prima di tutto: un gruppo di improvvisazione. Esibizione Numero Uno: megastore di abbigliamento, Sabato pomeriggio dalle 15:00 alle 20:00. Una jam di 5 ore. Esperimento riuscito visto che proseguono l’attività live senza avere mai un’idea di cosa avrebbero suonato, senza nessuna canzone provata o abbozzata. Dopo circa un anno e diversi show improvvisati I SEBP cominciano spontaneamente a dare forma a pezzi strutturati che un addetto ai lavori avrebbe definito dal sapore indie r’n’r. una nuova sfida. Nel giro di pochi mesi viene registrato un demo di cinque pezzi intitolato ‘Double Party of the Window’. La routine è sempre quella: partecipazioni a vari festival e concorsi locali, nel Settembre 2002 fanno da opening act per One Dimensional Man. Il rapporto tra SEBP e ODM continua durante l’anno successivo, mentre cominciano le registrazioni de primo album prodotto da Giulio Bavero –batterista di ODM, appunto- che nel frattempo decide di abbandonare le pelli e darsi ai mixer. Ecco quindi ‘The Swindler’: un disco d’amore e di odio, tra politica e relazioni interpersonali, senza mezze misure. Allo Zero presentano il secondo cd “Small Rooms” partorito nella migliore tradizione Rock n’Roll.
www.myspace.com/superelasticbubbleplastic www.superelasticbubbleplastic.net
ZeroMusiClub Via Solferino, 9 Azzano San Paolo –BG- Direzione Artistica: Marco Obertini circoloforestieri@libero.it Ufficio Stampa: Fleisch www.fleisch-agency.com; info@fleisch-agency.com |