Discoteche |
31/08/2008 |
A Cagliari si guadagna prendendo in giro i clienti |
Trovo giusto, da cliente pagante quale sono, di muovere un'educata e motivata critica verso il servizio resomi. E' molto più produttivo manipolare e raggirare il cliente piuttosto che offrire un servizio efficiente, trasparente e cortese.
Non è assolutamente concepibile che una "organizzazione" (o meglio, disorganizzazione) discotecara cagliaritana Zodiacov Agency (Max Coviello) e lo staff Buddha Beach si inventino un sistema virtuale per costringere i paganti (perché tali sono, 15€ in riduzione) a vedere la propria lista scadere, minuto dopo minuto, sotto improponibili giustificazioni.
La stessa organizzazione ha sottolivelli VOLUTAMENTE incapaci di comunicare o, molto più probabilmente, comunicano e lo scaricare le colpe e le decisioni gestionali rientra tutto nell'ottica della presa per i fondelli.
Presentato con largo anticipo al cancello, esattamente alle 00.30, chiedo innanzitutto molto educatamente come mi devo comportare per poter usufruire della lista che prevede l'ingresso non oltre le ore 1.30. MOLTO sgarbatamente e POCO professionalmente un "addetto security" (buttafuori, figura legalmente inesistente da almeno 5 anni) mi risponde che mi devo accodare alla fila e non fare storie (?) perché lui con le liste non c'entra nulla; evidentemente il collega affianco, si è reso conto della sgarbatezza e cerca di recuperare "ammorbidendo" i toni e spiegandomi che la fila è unica.
Vabbè, oltre a "dovermi" giustificare con il fatto che stessi chiedendo semplicemente un'informazione penso a Gigi d'Agostino e mi metto in fila. Fila che ovviamente come tradizione Casteddaia impone non cammina da 15 minuti buoni e non si sa il perché.
Dopo successivi 10 minuti mi chiedo la "motivazione gestionale" per la quale i clienti "pedoni" debbano aspettare mentre le vetture possono entrare a flussi nei parcheggi interni, saltando di fatto previo pagamento di 2€ per un parcheggio non custodito, la selezione o come la si voglia chiamare ai cancelli. Mi decido in maniera ufficiosa di chiedere informazioni ad un addetto manovre dei parcheggi (notare che per gestire un così raffinato sistema ingresso-parcheggio ci vogliono in tutto 5 persone al cancello, mentre non si sa come al Razzmatazz di Barcellona con 2 persone all'ingresso si bevono una fila di 300 clienti in pochi minuti).
Chiedo direttamente se mi si vuole tenere fuori per qualche motivo specifico o è un metodo per farmi pagare intero.
L'addetto, visto che eravamo un poco in disparte, si concede una botta di confidenza e mi risponde di si, molto probabilmente è cosi.
Provo a contattare la persona che mi ha inserito in lista (Francesco Caredda) senza risultati (prima intorno alle 00.30 cell spento poi successivamente invio sms e rifiuto di 3 chiamate; il suo lavoro evidentemente termina nel momento di inserire 1 nome in lista, non è certo necessario accertarsi che quel cliente sia entrato); provo a contattare la persona di riferimento dell'organizzazione (Coviello) che per motivi "gestionali" non può avvicinarsi all'ingresso e sottolineo dalle 0.30 alle 02.00 circa non ha "trovato" il tempo. In pratica mi trovo nel limbo della disorganizzazione: la "mente" non comunica con i "muscoli" e viceversa. Quando qualcuno chiede una giustificazione al personale ai cancelli gli si risponde "non siamo noi a decidere" ma ovviamente non è possibile contattare i signori che prendono decisioni.
Poco prima della scadenza delle liste alcuni miei amici decidono di entrare pagando il parcheggio, perciò prendono la vettura ed entrano; inutile dire che non ho trovato giusta questa soluzione poichè da cliente devo essere libero di scegliere il parcheggio che più mi aggrada e considerato il fatto che avevo la vettura pulita e ho un assetto che non si presta alle strade sconnesse (motivi ovviamente personalissimi ma sottolineano la "libertà" di scelta di parcheggio) e comunque il parcheggio NON E' CUSTODITO al pari della strada pubblica ho optato di non dover, per principio, ricorrere a questa sottomissione. Tra una balla e l'altra si arriva alle 01.30 e la lista è scaduta.
A questo punto "automagicamente" la fila viene smaltita con un ritmo da record e in 10 minuti circa tutte le persone son entrate.
E' arrivato il momento di farsi 2 chiacchierate educate con i responsabili per capire i meccanismi di questa gestione: ora che la fila è vuota (sono le 01.40) si propone per il dialogo tale Luca, un ragazzo che a quanto pare coordina i colleghi in base alle informazioni che gli vengono impartite tramite auricolare. Innanzitutto gli faccio notare l'orario e che, forse, avrebbe dovuto mostrare interesse per la mia situazione prima, mentre in fila cercavo di avere informazioni. Ad ogni modo iniziamo un dialogo dove mi viene spiegato in parte come l'organizzazione gestisce il flusso degli ingressi e mi spiega che i "pedoni" non potevano muoversi in base a direttive impartitegli: il problema principale mi dice son alle casse; troppe persone e si creano dei blocchi.
"Le auto a 2 € l'una però non creano ulteriore afflusso alle casse vero?" mia domanda con relativa risposta "evidentemente l'organizzazione ha interesse a far accedere le auto". La risposta era più che scontata ovviamente.
Il resto del dialogo per quanto possa esser stato lungo non ha nessun significante concreto: presunte necessità gestionali smentite indirettamente dagli stessi interlocutori.
Da sottolineare l'intervento dei colleghi; per esempio il primo addetto (quello della risposta sgarbata) che mi dice che "forse" il suo intervento a inizio serata è stato si sgarbato ma purtroppo aveva già sentito 1000 persone prima di me: come dire che al primo cliente gli si stende il tappeto rosso e all'ultimo lo si manda a quel paese. Oppure un altro collega "professionalissimo" e davvero sensibile alle esigenze del cliente che durante il mio dialogo con il responsabile Luca aveva un sorriso stampato sul viso a mo di sfotto e si è concesso 2 frasi davvero raffinate "Amico mio tu sei fulminato in testa" unita ad una precedente "Tu non vuoi entrare, cerchi problemi" quando alla scadenza della lista ho comunicato la mia intenzione di non voler entrare a 20€ (che poi ovviamente non son i soldi il problema).
Detto questo non posto sul forum per farmi commiserare (così come ieri non ho chiesto la "grazia" di farmi entrare in discoteca) o per ricevere critiche positive o così via: posto per portare a conoscenza delle persone che questo è il servizio che vi viene dato nel cagliaritano e siete (mi escludo da ora, ballerò solo in altre provincie o nazioni) trattati alla stregua delle pecore.
Paghi e devi ringraziare (del pessimo servizio).
Concludendo con una parola celebre della discussione con il personale, basta stare "zitti zitti" in fila e nella vita tutto si risolve... vi ricordo che se subite un'ingiustizia l'unico modo di migliorare il sistema è fare denuncia alle autorità competenti (l'organizzazione Zodiacov Agency ha avuto la grandissima fortuna di non trovarmi in vena per una denuncia rapida, ma vista la tendenza locale d'ora in avanti avrò la telefonata facile e con i proventi delle cause che sicuramente vincerò, conoscendo qualche sana legge italiana, offrirò qualche cena agli amici).
Buon divertimento a tutti nelle splendide serate discotecare locali... oh e mi raccomando... state "zitti zitti". |