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Storia del gruppo
BlackCap: Il nome della band è dedicato ad un carissimo amico scomparso il 25 Agosto del 2001 il cui soprannome era Capinera, da cui il nome del gruppo. Come ogni mito, anche le origini dei Blackcap sono avvolte di mistero. Pare però, secondo fonti attendibili, che in un anonimo pomeriggio di fine millennio cinque insulsi individui (di cui poi tratteremo più dettagliatamente) si incontrino per la prima volta nella sala d’attesa di un noto psichiatra del quale ignoriamo il nome.In quello stesso momento una rivelazione improvvisa li abbaglia: non sono loro a dover cambiare testa ma è la testa degli altri che deve essere cambiata. Tutto ciò, unito a considerevoli dosi di distillato di cereali e spezie asiatiche li porterà inevitabilmente alla logica conclusione di unirsi in un gruppo musicale. Inizialmente la sala di prova è un piccolo pub di proprietà di Paolo (il bassista del gruppo) poi il Pub chiude (Paolo si era scolato tutte le birre) e diventa a tutti gli effetti una sala di prova. Le notizie volano, specialmente in un paese piccolo come Ciciano, e la loro fama inizia a espandersi anche in direzione di Chiusdino, Montieri e Boccheggiano. Mentre vi sto scrivendo mi è giunta voce che anche a Frosini la popolazione è informata e le ragazze del luogo si strappano i toupè (e i topé). Passerei adesso all’ingrato compito della descrizione dei componenti della Band:Alla voce c’è il Topo (Simone) che a buone doti canore unisce una simpatica verve( come quel matto di Supergiovane)Al basso c’è il Danese (Paolo) la cui vita è scritta in 30 righe “Toast Man”, un vero Supereroe( arma segreta bottiglie di vetro verdi da 33).Alla chitarra il Falco (Marco) il più giovane del gruppo, ma è un ragazzo che si farà…..All’altra chitarra Fleo (Flavio) un bravissimo chitarrista anche se ogni tanto si perde, ma non per colpa del solo.Alla batteria l’Inno (Alessandro). Ha doti musicali innate, questo funambolico martellatore di timpani, i nostri....
Esperienze significative
Moltissimi concerti
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