|
Storia del gruppo
“Immaginate un uomo in un luogo dove nessuno può vederlo. Immaginate uno specchio di fronte a lui, specchio che non riflette l’immagine fisica materiale dell’uomo, ma il suo pensiero, la sua mente. Cosa vedreste in lui? Noi abbiamo immaginato una risposta. Presumibilmente si vedrà la forma completa del cervello umano,suddivisa in due enormi contenitori, l’uno leggermente più piccolo dell’altro. Il primo svincolato da ogni pregiudizio o morale contiene la follia, i pensieri più intimi e nascosti, in poche parole l’irrazionalità. Il secondo invece tutto ciò che rende felice la vita, come la vista di un fiore o di una donna, il piacere di un viaggio ecc. Ma soprattutto contiene ciò che le condizioni esterne ci costringono a mostrare, rendendo ipocrita la nostra esistenza anche nei confronti di noi stessi. La sola via di scampo l’unica libertà concessa a quest’uomo è l’arte.”
Non sappiamo il giorno o l’anno nel quale collocare questa storia, perché è semplicemente sempre esistita nella nostra immaginazione. Psychopathic Romantics.
|