La prima discoteca in Italia ad offrire un servizio di autisti ai clienti... ...che rientrano a casa dopo la discoteca
Si chiama Driving assistance e il Cocoricò di Riccione è il primo locale in Italia ad avvalersi di questo inedito ed utilissimo servizio.
Che cos’è: Si tratta appunto di un servizio di assistenza in auto. Il Cocoricò infatti a partire da sabato 25/10/2003 in concomitanza con l’inaugurazione invernale del club, metterà a disposizione dei propri clienti, degli autisti, per il rientro a casa dopo il ballo in discoteca.
Come funziona: Gli autisti (muniti di propria assicurazione) saranno disponibili all’uscita del locale, ad accompagnare a casa tutti coloro che lo desiderano con le auto stesse dei clienti.
Mentre altri autisti andranno poi a recuperare gli “accompagnatori” una volta che questi ultimi avranno portato il cliente a destinazione.
I “Drivers” saranno facilmente individuabili all’uscita del locale grazie ad una sorta di divisa (una felpa colorata con il logo del Cocoricò).
Insomma un vero e proprio servizio taxi personalissimo, per chi non se la sente, dopo il ballo e il divertimento in discoteca, di mettersi al volante.
, un euro per ogni Km di strada (quindi chi deve rientrare a Rimini, per esempio, spende circa € 10).
“La driving assistence – sottolinea Marco Palazzi proprietario del Cocoricò – non ha assolutamente alcuno scopo di lucro. Basti pensare, che dal momento in cui noi dobbiamo avere a disposizione delle auto per il rientro dei nostri autisti, non ne traiamo dei guadagni.
E’ solo un servizio in più che vogliamo offrire alla nostra clientela.
In questo periodo – aggiunge Palazzi - in cui si è parlato più che mai del problema incidenti stradali al rientro dalla discoteca, la "driving assistence" mi è sembrata un’ottima soluzione.
Pensata apposta per chi dopo una serata di ballo non se la sente di mettersi al volante, per chi è troppo stanco e non vuole rischiare sulla strada o anche semplicemente per evitare multe e il conseguente ritiro della patente.
La driving assistence vuole essere un modo per dare la possibilità ai ragazzi di divertirsi e di poter rientrare a casa in tutta tranquillità.
Al momento i “drivers” del Cocoricò sono una decina, ma saranno di più se la richiesta aumenterà.” |